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Incidenti all’estero, un nuovo orientamento in caso di insolvenza

La Commissione Ue propone che le vittime siano risarcite integralmente dal settore assicurativo dello Stato di residenza

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Secondo una proposta della Commissione Ue, se l’assicuratore del veicolo che ha causato un incidente è insolvente, le vittime dovranno essere risarcite integralmente nel loro Stato membro di residenza. Dunque in situazioni transfrontaliere, la responsabilità finanziaria finale potrà essere a carico del settore assicurativo dello Stato membro in cui ha sede l’assicuratore, senza che ciò ritardi il risarcimento delle vittime.
La proposta di modifica della direttiva sull'assicurazione autoveicoli, che allineerà i livelli minimi di copertura assicurativa in tutta la Ue, negli auspici della Commissione dovrebbe rendere più semplice anche il contrasto ai veicoli non assicurati, facilitando il compito delle autorità. Gli assicuratori saranno tenuti a trattare le attestazioni di esposizione passata ai sinistri messe negli altri Stati membri alla stregua di quelle rilasciate a livello nazionale. Ciò dovrebbe garantire che chi sottoscrive un’assicurazione all’estero possa beneficiare di premi assicurativi più vantaggiosi come i consumatori nazionali. Si prevede di potenziare le competenze degli Stati per contrastare il fenomeno della guida di veicoli non assicurati, una pratica che fa aumentare i premi per i guidatori onesti. Inoltre i cittadini Ue avranno diritto alle stesse condizioni minime di protezione in ogni Stato membro in cui si recano. Vengono fissati dei livelli di protezione minimi e armonizzati per le lesioni personali e i danni materiali, appianando le leggere differenze attualmente esistenti tra Stati membri nel livello minimo di protezione.

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