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Salute, uno su tre ha paura

In una rilevazione di Aviva, gli italiani sono assidui frequentatori di internet per curare le proprie malattie

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Un italiano su tre dice di non sentirsi in buona salute e come prima necessità mette quella di liberarsi di ansia, stress e depressione. La paura per la propria salute supera quella per l'invecchiamento, mentre è su internet che si cercano le cure. Sono alcuni dei dati della ricerca di Aviva, Consumer attitudes survey, un'indagine internazionale realizzata dal gruppo assicurativo sulla percezione della salute in 14 Paesi del mondo. 

L'Italia è comunque in buona compagnia e in linea con la maggior parte dei Paesi coinvolti nella ricerca. Il 41% ha paura di una malattia grave, il 36% teme per le pandemie o di avere salute precaria (28%): il 7% degli italiani crede di avere una salute cagionevole. Gli italiani, tuttavia, spiccano per l’uso (spesso sbagliato) d’internet nell’approccio alla cura delle malattie.  Quando si tratta di informarsi su sintomi o diagnosi, si legge nella ricerca, gli italiani sono tra i più assidui nella ricerca d’informazioni online: lo fa il 41% degli intervistati, il 9% in più rispetto alla media dei 14 Paesi considerati. 

La ricerca di Aviva giunge però a una conclusione che non sorprende: nonostante la salute risulti essere tra le principali preoccupazioni degli italiani, meno di un partecipante su 10 afferma di possedere un prodotto assicurativo dedicato. Solo l’8% ha dichiarato di possedere un’assicurazione sanitaria privata e il 6% una forma di copertura sulle malattie gravi.  I valori sono invece più alti in altri Paesi europei, come ad esempio la Francia, in cui la percentuale sale al 34%.

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