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Cyber risk, gli assicuratori chiedono più informazioni

Gli operatori sperano di poter approfittare dei dati prodotti dalle nuovi leggi su privacy e sicurezza dei sistemi informativi

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Gli assicuratori europei chiedono la possibilità di poter accedere, in forma anonima, a una maggior quantità di dati derivanti dagli attacchi informatici e dalle informazioni che saranno presto disponibili con l'entrata in vigore delle nuove leggi continentali sulla privacy e sulla sicurezza dei sistemi informativi. Sono queste le richieste principali scaturite dall'evento, organizzato da Insurance Europe, sullo stato dell'arte del cyber risk in Europa e sul ruolo che può svolgere il settore assicurativo. 

Gli assicuratori, sottolineano dalla federazione, fanno parte della soluzione e molti forniscono già una gamma di servizi ai propri clienti. Tuttavia, i loro sforzi sono ostacolati dalla mancanza di informazioni sugli attacchi informatici e dalla scarsa consapevolezza su questo tipo di rischio. 

Ecco perché le due normative che stanno entrando in vigore in Ue offrono occasioni significative. Il regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) e la direttiva sulla sicurezza della rete e dei sistemi informativi (Nis), secondo Insurance Europe, genereranno nuovi dati correlati sul cyber risk e i suoi effetti. Gli assicuratori, se venisse loro concesso di accedere a queste informazioni in forma anonima,  potrebbero aumentare in modo significativo la loro capacità di contribuire alla lotta ai crimini informatici. 

Per quanto riguarda la necessità di sensibilizzare sui rischi, le associazioni nazionali rivendicano di aver fatto già qualcosa soprattutto per aiutare le Pmi. Alcune hanno prodotto opuscoli che forniscono suggerimenti e informazioni su come anticipare e ridurre l'impatto dei rischi cyber, mentre altre hanno sviluppato linee guida che consentono alle Pmi di controllare la propria resistenza al rischio.

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