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La compliance al servizio dell’evoluzione del business

Tecnologie e nuove normative accresceranno la conoscenza dei bisogni dei clienti

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Un cambio di paradigma verso una compliance che anticipa l’analisi degli impatti della normativa: la business compliance può così trasformarsi in un fattore di vantaggio competitivo per le aziende. Ne sono convinte nove società (Assimoco, Bper, Cattolica Assicurazioni, Cargeas Assicurazioni, Cnp Unicredit Vita, Credem, Itas Mutua, Mediolanum e Reale Mutua Assicurazioni) che con i partner Crif e Deloitte si sono confrontate sul tema “Pog: opportunità e impatti per la compliance” all’interno del Business Compliance Hub promosso da Cetif. Il confronto, supportato dalla presenza delle Autorità e dei professori del Cefirs-Center for european financial regulation studies ha avuto ad oggetto l’analisi del framework normativo di riferimento, con focus particolare sull’identificazione del target market, sulle dinamiche tra produttori e distributori e sulle nuove relazioni tra le funzioni di business e la compliance in termini di ruoli e responsabilità.  
“Con l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di product governance, la compliance dovrà collaborare in modo sempre più costruttivo con il business e gli altri stakeholder, mantenendo sì la propria indipendenza, ma allo stesso tempo apportando valore nelle progettualità con un ruolo di partner e advisor e con un focus sulla risk prevention operativa e reputazionale” dice Clelia Tosi, senior research manager in Cetif e coordinatrice dello stream di ricerca.

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