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Ania, ridurre il gap con l'Europa

Oggi, a Roma, l'assemblea annuale

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L’industria assicurativa italiana vuole cogliere la sfida dell'innovazione per colmare l'attuale sotto-assicurazione. A ribadirlo, Maria Bianca Farina, presidente Ania, nel corso dell'assemblea annuale che si è svolta oggi nella capitale, alla presenza del ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, del presidente Ivass, Salvatore Rossi e del mondo imprenditoriale e digital. “La priorità − afferma Farina − è colmare il gap di assicurazione che ci separa dall'Europa, perché un Paese più protetto è un Paese che può crescere”.
Secondo i dati presentati, la raccolta premi complessiva, per il 2016, ammonta a 134 miliardi di euro (l’8% del Pil); gli investimenti del settore hanno raggiunto 741 miliardi di euro (il 44% del Pil) e le riserve tecniche sono pari a 694 miliardi di euro.
In particolare, nel ramo vita, la raccolta è stata di 102 miliardi, in diminuzione dell'11% rispetto al massimo storico del 2015, a causa della ripresa economica contenuta, dei bassi tassi di interesse e della volatilità dei mercati finanziari.
Nei rami danni, la raccolta premi è stata di circa 32 miliardi di euro, in calo dell’1,0% rispetto al 2015, influenzata dalla diminuzione significativa dei premi rc auto (-5,6%), controbilanciata, però, da un aumento negli altri rami danni (+2,6%).
Per quanto riguarda i canali distributivi, nel danni, gli agenti continuano a svolgere un ruolo cruciale (77,1% del mercato), seguiti dai broker (9,2%), gli sportelli bancari e postali (5,5%) e la vendita diretta (8%), di cui il 4,4% via Internet e telefono. Nel vita, il canale distributivo principale è rappresentato dagli sportelli bancari e postali (62,9%), seguiti dagli agenti (14,3%), i consulenti finanziari abilitati (14,0%), la vendita diretta (8,2%) e i broker (0,6%).

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