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Ivass: polizze dormienti, istruzioni per l'uso

Chiedete ad Ania o alle singole compagnie assicurative: questi i consigli dell'istituto di vigilanza

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Polizze vita di cui non si conosceva l'esistenza. In Italia sono tante, più di quattro milioni, secondo l'ultima indagine di Ivass. L'Istituto se ne sta occupando: le polizze scadute negli ultimi cinque anni, le cosiddette polizze dormienti, non sono state liquidate perché le compagnie spesso non sanno che l'assicurato è deceduto e il beneficiario o non conosce l'esistenza del contratto o non sa di essere il beneficiario. 
Salvatore Rossi, il numero uno di Ivass, ne ha parlato anche durante l'ultima assemblea nazionale, che si è svolta a Roma la settimana scorsa e di cui abbiamo ampiamente già parlato.  

Ieri, l'Autorità ha dato anche alcuni consigli su come verificare l'esistenza o meno di una polizza a proprio nome nel caso di un familiare deceduto e potenzialmente sottoscrittore di un contratto vita. L'Ivass suggerisce due metodi: il primo consiste nel rivolgersi al Servizio ricerca coperture assicurative vita di Ania attraverso una richiesta d'informazioni che deve essere effettuata seguendo le istruzioni e compilando i moduli presenti nella pagina web dedicata al servizio. Il secondo metodo è quello di rivolgersi all'intermediario assicurativo, alla banca o all'impresa di cui si serviva il familiare, chiedendo informazioni sull'effettiva esistenza della polizza.

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