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Ania: è il momento di agire

Un’azione riformatrice e una fiscalità agevolata. Queste le richieste dell’associazione al governo, espresse dal presidente Minucci, all’assemblea annuale che si è tenuta ieri a Roma. Alla presenza del ministro Guidi, che ha ribadito la volontà dell’esecutivo di cooperare con le assicurazioni

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"Occorre trovare la forza per una coraggiosa e incisiva azione riformatrice". Questa l'esortazione di Aldo Minucci all'annuale assemblea dell'associazione delle imprese assicuratrici, che ieri ha riunito un nutrito parterre di istituzioni, sindacati e addetti al settore. "Il nuovo governo - ha esordito il presidente - ha mostrato un'ambizione riformatrice. È il momento, dunque, di accelerare sui programmi di riforma facendo seguire, alle enunciazioni, interventi concreti". L'industria assicurativa, dal canto suo, si dichiara pronta a dare il suo contributo con una serie di proposte. Partendo dalla questione del finanziamento dell'economia, laddove è interesse delle compagnie migliorare la redditività e ampliare la diversificazione dei propri asset. 

"Ma - avverte Minucci - è indispensabile che sia prevista una fiscalità agevolata per i prodotti di risparmio di lungo termine, che dovrebbero avere una durata iniziale superiore ai cinque anni e una tassazione ridotta al 12,5%". Pronta la risposta del governo, nella persona di Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo economico, che sottolinea la possibilità, prevista dal recente decreto, che le compagnie eroghino direttamente finanziamenti alle imprese: "una svolta storica per il nostro sistema finanziario per aprire canali di finanziamento alternativi". La fiscalità agevolata viene richiesta, dall'Ania, anche per rilanciare previdenza e sanità. 

"Occorrerebbe un'autonoma deducibilità fiscale per le garanzie accessorie, in maniera tale da non intaccare il plafond destinato alla previdenza complementare; inoltre, il recente aggravio di mezzo punto percentuale della tassazione sui rendimenti maturati dai fondi pensione non è coerente con la necessità di incentivare le adesioni dei lavoratori, soprattutto di quelli giovani". 
In tema di sanità, secondo l'Ania, va rivisto il patto per la salute, "che - afferma Minucci - dovrebbe confermare il carattere universalistico dell'accesso ai servizi sanitari pubblici, ma prevedere anche che alcune prestazioni siano gratuite solo per le persone in condizioni di vulnerabilità economica. Verrebbe così ridotta la spesa sostenuta dallo Stato, limitate le liste di attesa e si darebbe maggiore spazio alle forme sanitarie integrative, per le quali andrebbe reso omogeneo il trattamento fiscale, equiparando le polizze ai fondi e alle casse sanitarie". Una proposta che il governo vede positivamente: "associare al pilastro della previdenza complementare - ribadisce il ministro - un meccanismo integrato di assistenza socio-sanitaria, è un'opportunità che va colta". 

L'OBBLIGATORIETÀ DELLE RC 
Sempre in ambito sanitario, un tema cruciale è rappresentato dall'Rc professionale. "Con la norma approvata dal governo che esenta dall'obbligo di assicurazione i medici dipendenti pubblici - sottolinea Minucci - resterà elevato il numero delle denunce di malpractice, si manterranno alti i costi dei risarcimenti e i prezzi delle coperture assicurative, si consoliderà la propensione delle strutture pubbliche a non assicurarsi".
Su questo, l'impegno del governo è quello di "creare un sistema assicurativo - spiega Guidi - che permetta l'accesso sicuro alle cure sanitarie, per dare certezza di indennizzo del danno, in caso di errore medico". Gli assicuratori invocano l'obbligatorietà anche per le catastrofali. "Il nostro modello - spiega il presidente di Ania - si basa sulla limitazione dell'intervento economico a carico dello Stato a una predeterminata percentuale del danno subito (ad es. il 50%). La quota di rischio esclusa dall'intervento pubblico sarebbe coperta da una polizza privata obbligatoria, sottoscritta dai proprietari di abitazione". Anche qui sono da prevedere incentivi fiscali per contenere i costi del sistema per gli assicurati. 

"Mi riferisco - ribadisce Minucci - sia alla detraibilità dal reddito del premio versato, sia alla riduzione dell'imposta sulle assicurazioni, attualmente pari al 22,5%, che penalizza fortemente chi deve stipulare una polizza". Disponibile ad approfondire un percorso che promuova la diffusione delle coperture per danni catastrofali, anche il Mise. "Per raggiungere questo obiettivo - conferma Guidi - potranno essere stipulate delle convenzioni quadro per predeterminare con certezza la copertura pubblica di una parte degli indennizzi, variabile in funzione delle diverse tipologie di edifici danneggiati". 

IN ATTESA DELLE TABELLE 
Altra annosa questione legate all'Rc auto è l'approvazione delle tabelle sui risarcimenti. "Chiediamo al governo - insiste il rappresentante dell'Ania - di approvare subito le tabelle di valutazione del danno biologico derivante da lesioni gravi, che avrebbe un effetto immediato: una diminuzione stimabile nel 3% del prezzo Rc auto in Italia". Pronta la risposta dell'esecutivo. "I tempi sono ormai maturi - conferma il ministro - non ci possiamo permettere di aspettare ancora. Si devono avvicinare i valori dei risarcimenti alla media europea, garantendo certezza e unitarietà di trattamento a livello nazionale. Occorre spezzare il circolo virtuoso fra incremento dei costi dei risarcimenti e aumenti delle polizze. Non ci sono strade alternative". 

ARRIVA SOLVENCY II 
Altra questione alle porte, l'entrata in vigore di Solvency II, fissata per l'inizio del 2016. "Occorre - spiega Minucci - che la Commissione europea e l'Eiopa completino al più presto il quadro normativo sui più importanti aspetti applicativi, in coerenza con gli strumenti anticiclici, quali il Volatility Adjustment, per consentire agli assicuratori di far fronte alle fluttuazioni di breve termine dei mercati finanziari". Dello stesso avviso, l'Ivass. "Dobbiamo realizzare prima possibile - conferma Salvatore Rossi, presidente Ivass - un quadro nazionale di norme primarie, completo, chiaro e stabile e parti del Codice delle assicurazioni dovranno essere radicalmente modificate". Di assoluta novità, poi, la previsione che l'impresa effettui un'autovalutazione dei rischi e della solvibilità (Orsa). "Ci aspettiamo - sottolinea Rossi - che l'Orsa diventi un vero strumento di gestione, i cui risultati siano riflessi nelle procedure operative dell'impresa". Infine, l'Ivass preme sulla necessità di modificare l'attuale direttiva in materia di intermediazione assicurativa. "Riteniamo importante giungere al più presto all'emanazione di Imd2: innalzeremo il livello di tutela dei consumatori senza oneri sproporzionati per l'industria". 

IL DIALOGO CON I SINDACATI 
Ultima questione, ma non per importanza, il confronto con i sindacati degli agenti. "Crediamo - spiega Minucci - che il rilancio del ruolo dell'agente si basi sulla rinnovata capacità di individuare i bisogni di copertura assicurativa dei clienti, proponendo a essi soluzioni innovative e su misura. In questo scenario, avevamo ripreso lo scorso anno gli incontri con i sindacati degli agenti, ma l'istruttoria aperta dall'Autorità Antitrust, in merito alla asserita elusione del divieto di plurimandato conseguente ad alcune clausole inserite nei mandati agenziali, ha bloccato il confronto. Alla luce degli esiti del procedimento, conclusosi senza applicazione di alcuna sanzione, e dei conseguenti impegni assunti dalle imprese, appare difficile che rimangano spazi per la contrattazione collettiva di categoria a livello nazionale. Siamo comunque convinti che, nel rispetto dei sopra citati impegni, vi siano ancora possibili aree di confronto tra associazione e sindacati agenti". E, in tema di dialogo, Minucci conclude: "riteniamo che ci siano finalmente le condizioni per giungere a soluzioni in grado di garantire equità, protezione e benessere ai cittadini". Un auspicio confermato dal ministro Guidi, che si dichiara "fiduciosa che insieme si possano raggiungere gli obiettivi posti".


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