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Buona la redditività delle imprese, si riduce il gap rc auto con l'Europa

Presentata oggi a Roma la relazione annuale Ivass

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In Italia, le compagnie sono state meno colpite dalla persistenza dei bassi rendimenti, rispetto a quelle europee, soprattutto grazie a un miglior allineamento tra durate finanziarie dell’attivo e del passivo. A dirlo Salvatore Rossi, presidente Ivass, nel corso della Relazione Annuale presentata oggi a Roma, dove ha raccontato lo stato di salute delle imprese.

In particolare, nel 2015, la raccolta premi è cresciuta del 2,5% (150 mld, il 9% del Pil) trainata dal comparto vita e soprattutto dalle polizze unit linked, i cui premi hanno raggiunto i 32 miliardi (22 miliardi nel 2014). Si è ridotta ancora la raccolta Rca (-6,5%) a seguito del calo delle tariffe: i prezzi unitari medi delle polizze sono diminuiti del 7,5% e il gap con i principali Paesi Ue è sceso dai 234 euro, del 2011 ai 150, del 2015, anche se  il "caso Italia" dato da polizze care e un tasso alto di frodi, non è risolto.

Gli attivi delle compagnie hanno raggiunto i 700 miliardi, che le imprese hanno investito soprattutto in titoli di Stato (il 45%), in particolare quelli italiani (94%) e in titoli corporate (cresciuti a 123 miliardi ovvero il 23% del totale).
La redditività (Roe) ha sfiorato il 10% nel comparto vita, ha oltrepassato il 7% nei danni e gli indici di solvibilità si mantengono su un livello più che doppio (2,4 volte) rispetto al requisito richiesto.


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