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I conti in tasca a Generali

Niente buonuscita per l’ex ceo Mario Greco. Ecco cosa emerge dalla relazione sulle remunerazioni 2015

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La prima cosa che balza agli occhi visionando la relazione sulle remunerazioni di Generali è la mancata buona uscita per l’ex ceo Mario Greco. Il manager napoletano è approdato in Zurich, dove avrebbe ricevuto un’offerta economica quasi raddoppiata rispetto al colosso triestino, che nel 2015 lo ha retribuito con 3,159 milioni di euro. E ad aprile riceverà 162.990 azioni del valore di 2,2 milioni di euro (450mila euro il fair value per la società) legate al raggiungimento degli obiettivi del piano triennale 2013-2015. È quanto si ricava analizzando i numeri, in cui si conferma che il manager, lasciando la compagnia, non ha ricevuto buonuscita: aspetto, questo, che testimonia come l’addio non sia stato proprio a lieto fine. Tra i vertici societari, il presidente Gabriele Galateri di Genola ha percepito 1,05 milioni (di cui 970mila emolumenti fissi tra l’incarico di presidente, di consigliere e di presidente del Comitato nomine). Per consiglieri, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche, i compensi pagati dal Leone nel 2015 sono stati pari a 33,1 milioni, 15,6 milioni dei quali sono emolumenti fissi. Nel corso dell’anno la compagnia ha anche versato 6,2 milioni al country manager della Germania, Dietmar Meister, come indennità di cessazione del rapporto: 246 mila euro gli emolumenti versati. 

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