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Vola l'export dei distretti: 94,6 miliardi di euro nel 2015

Secondo la direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo l'avanzo commerciale si è portato a quota 62,7 miliardi, cioè due terzi dell’intero surplus del manifatturiero italiano

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L’export a carico dei distretti industriali italiani è cresciuto nel 2015 per il sesto anno consecutivo, raggiungendo i 94,6 miliardi di euro: una cifra che rappresenta un record e che è più del doppio rispetto ai minimi toccati nel 2009. Secondo il Monitor trimestrale sull’andamento dei distretti industriali, curato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo che analizza 147 distretti, lo scorso anno, 61 hanno registrato nuovi massimi storici. L'avanzo commerciale è aumentato ancora e si è portato a quota 62,7 miliardi di euro, cioè i due terzi circa dell’intero surplus del manifatturiero italiano.

Negli ultimi tre anni la crescita media annua dell'export in capo ai distretti industriali italiani è stata del 4%: complessivamente, tra il 2012 e il 2015, il dato è positivo per il 13,6%. 
A livello settoriale, la crescita maggiore si è avuta dai prodotti e materiali da costruzione (+7,8%), nell’agro-alimentare (+7,3%) e nel settore del mobile (+6%). Si sono ripresi i distretti della meccanica (+4,2%), una crescita più che doppia rispetto alle performance sia del settore al di fuori dei confini distrettuali, sia dei competitor tedeschi. 

Triveneto e Mezzogiorno sono i territori distrettuali più dinamici del Paese. Per il secondo anno consecutivo l’export è stato trainato dai mercati avanzati: dagli Stati Uniti al Regno Unito alla Spagna.
Intesa Sanpaolo prevede nel 2016 esportazioni con un ritmo di crescita sostanzialmente in linea con l’ultimo triennio, ma molto dipenderà dalla tenuta degli sbocchi commerciali in Francia e Germania.  

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