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Ivass, nel primo semestre 2015 raccolta a 77,7 miliardi di euro

Le rilevazioni dell'Autorità hanno registrato una crescita del 7,8% rispetto ai primi sei mesi 2014. Volano le polizze unit-linked

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È di 77,7 miliardi di euro la raccolta complessiva registrata nel primo semestre dalle imprese assicurative italiane e dalle rappresentanze di imprese extra See. Secondo i dati diffusi ieri dall’Ivass, rispetto ai primi sei mesi 2014 c’è stato un incremento pari al 7,8%.
L’Ivass sottolinea come il dato complessivo mostri andamenti differenziati tra i comparti vita e danni: al forte aumento della raccolta premi vita pari a 61,6 miliardi di euro (+10,8% rispetto al primo semestre 2014) si contrappone la diminuzione della raccolta danni, che è  pari a 16,1 miliardi di euro (-2,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno). In particolare, la crescita dei premi vita interessa le polizze unit linked, la cui raccolta raggiunge 17,8 miliardi di euro (+91,1%), mentre le polizze tradizionali, pur continuando a registrare la raccolta più elevata (pari a 40,7 miliardi di euro), accusano una significativa flessione (-6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014).
La diminuzione della raccolta danni è riconducibile al ramo Rc auto (-7%), che vede continuare il proprio trend discendente avviato nel terzo trimestre 2012; gli altri rami, che rappresentano poco più della metà dei premi danni totali, registrano invece una moderata crescita pari a circa l’1,7%.
Le imprese operanti in Italia in regime di stabilimento, mostrano andamenti parzialmente difformi da quelli delle compagnie con sede in Italia, registrando un andamento positivo in entrambi i comparti, vita (+31,6%) e danni (+4,6%).
In particolare, tali imprese totalizzano una raccolta premi vita pari a circa 2,7 miliardi di euro, per la prima volta superiore a quella danni, che risulta largamente concentrata nelle polizze unit linked (2,3 miliardi circa, pari all’83,8% del portafoglio vita complessivo). Nei rami danni la raccolta ammonta a circa 2,5 miliardi di euro; nel ramo credito l’intera raccolta in Italia è quasi totalmente da ascrivere a tali imprese (88,3%). L’Ivass segnala anche la significativa presenza nel ramo Rc generale (33,8% circa). Risulta, invece, contenuta la quota di mercato del ramo Rc auto e natanti, che sfiora il 5% della produzione complessiva delle stabili organizzazioni in Italia. Queste sono assenti completamente dal mercato dei fondi pensione che, pertanto, registra la presenza delle sole imprese di assicurazione nazionali.

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