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Prezzi delle case: europei ottimisti, italiani no

Un cittadino su tre si si aspetta un incremento degli importi nei prossimi 12 mesi.

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Opinioni discordanti fra gli europei sull’andamento del prezzo delle case. In Europa cresce l’ottimismo ma l’Italia resta fanalino di coda. E’ quanto emerge dalla quarta edizione dell’indagine internazionale case e mutui di Ing, svolta su un campione di circa 15 mila cittadini di 15 Paesi. In Italia, il 33% del campione intervistato crede che nei prossimi 12 mesi i prezzi delle case saranno soggetti ad un incremento, contro il 56% dei europei. L’indagine ha cercato di individuare quali siano i fattori determinati nella scelta della casa dei sogni. Gli italiani, come tutti gli altri, ritengono che il prezzo sia il fattore più importante, seguito dalla sicurezza del quartiere, dalla prossimità ai servizi e ai mezzi di trasporto e dalla dimensione dell’immobile. Meno rilevanti, ai fini della scelta, la presenza di un giardino o di un balcone, la vicinanza al luogo di lavoro e i costi energetici. 

Nel dettaglio, rispetto all’anno scorso, si evidenzia un leggero aumento (+3), ma in termini percentuali gli italiani rimangono i più pessimisti in Europa sulla crescita dei prezzi delle case, seguiti a distanza da Francia, Polonia e Spagna. Contestualmente, tre italiani su quattro (circa il 73%) riconoscono che, per alcuni aspetti, un eventuale calo dei prezzi potrebbe essere positivo per la società (percentuale in linea con quella europea del 72%). Rispetto al 2014, gli italiani risultano invece meglio attrezzati a far fronte alle spese del mutuo o le rate dell’affitto. Per quanto concerne i mutui, il 31% dei proprietari titolari di prestito dichiara di fare fatica a gestire le spese per la rata mentre è il 39% degli affittuari a dichiarare di avere difficoltà a pagare l’affitto mensile: un miglioramento, seppur relativo, rispetto allo scorso anno quando a dichiarare difficoltà nel pagamento erano il 35% degli intervistati aventi un mutuo e il 45% degli affittuari.  Nonostante il lieve miglioramento, gli italiani mostrano comunque di avere più problemi rispetto al resto d’Europa, dove è solo il 26% dei mutuatari ed il 24% degli affittuari a segnalare difficoltà nel far fronte alle rate mensili. Dall’indagine emerge anche che, tra gli italiani che non dimostrano difficoltà nei pagamenti delle rate o dei mutui, circa il 48% è convinto che i prezzi delle case siano comunque troppo alti. Percentuali simili vengono riscontrate anche in Germania, Francia e Regno Unito (rispettivamente il 47%, il 48% e il 52%). 

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