Insurance Trade

Regole Ue sulla protezione dei dati, via libera al Trilogo

Ai responsabili politici europei coinvolti nella discussione, Insurance Europe chiede che il regolamento finale superi alcune criticità, soprattutto in chiave antifrode

Watermark 16 9

Ieri dai ministri della Giustizia Ue riuniti in Consiglio a Lussemburgo, è arrivato l’ok all’approccio generale sul regolamento comunitario riguardante la protezione dei dati. Questo passaggio dà il via libera all’apertura, dal 23 giugno, alle discussioni interne al cosiddetto Trilogo (Parlamento Ue, Consiglio e Commissione europea) per arrivare alla sua adozione. Secondo il commissario europeo alla Giustizia, Vera Jurova, l’accordo rappresenta “un grande passo avanti” e permetterà un’armonizzazione normativa in tutta l'Ue, consentendo ai cittadini di “esercitare meglio i propri diritti, a partire da quello all'oblio, con la possibilità di richiedere la cancellazione dei dati da Internet”, e richiedere un risarcimento, nel caso in cui ritengano che ci siano state violazioni.
Tuttavia, su molti aspetti relativi alle norme proposte, ha manifestato le proprie perplessità Insurance Europe, l’associazione che riunisce assicuratori e riassicuratori europei. Secondo William Vidonia, responsabile delle norme di business di Insurance Europe, “pur accogliendo con favore l’adozione da parte del Consiglio del suo approccio generale, gli assicuratori restano preoccupati su alcuni aspetti della proposta di regolamento. Sebbene le regole sulla protezione dei dati siano state progettate assieme ai principali motori di ricerca, agli esperti di marketing on line e alle piattaforme di social media, potrebbero avere un impatto significativamente negativo su assicuratori e consumatori. È quindi cruciale che i responsabili politici europei coinvolti nelle future discussioni del Trilogo garantiscano che il regolamento finale consenta agli assicuratori di continuare a fornire i loro servizi ai consumatori”. In particolare, Insurance Europe chiede che i responsabili del trattamento, siano dotati di una base giuridica per trattare i dati per scopi di rilevamento e prevenzione delle frodi, e che le nuove regole consentano di continuare a profilare i potenziali assicurati per meglio valutare i rischi che sono chiamati a coprire. Le nuove regole dovrebbero anche “consentire agli assicuratori di conservare i dati, sia per ottemperare agli obblighi normativi e contrattuali”, sia in ottica prevenzione e individuazione delle frodi. “Gli assicuratori, in questi casi – precisa Insurance Europe – devono, quindi, essere in grado di rifiutare le richieste degli assicurati per l’eliminazione dei dati. L’associazione, che esplicita il proprio sostegno per la definizione “di dati di salute ristretta”, in cui le informazioni amministrative “non devono essere trattati come dati sensibili”, chiede poi un contratto che diventi “il fondamento giuridico per l’elaborazione dei dati sensibili” da parte delle compagnie. Infine, Insurance Europe sottolinea che gli assicuratori, secondo le nuove regole “non dovrebbero essere costretti a rivelare informazioni riservate, ad esempio i criteri di sottoscrizione, ai concorrenti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti