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Sanità pubblica o privata? Ecco cos’è meglio per gli italiani

Quasi la metà dei cittadini percepisce un peggioramento nella qualità del servizio delle strutture pubbliche, ma apprezza l’accessibilità dei costi e la competenza del personale. Il privato piace per i tempi rapidi

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Il 47% degli italiani crede che la qualità della sanità pubblica sia peggiorata negli ultimi due anni. Solo il 10%, invece, crede sia migliorata. E’ quanto emerge dall’indagine di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria. Tuttavia, nonostante una flessione nella percezione della qualità del servizio offerto, la sanità pubblica mantiene alcune importanti caratteristiche: gli italiani ricorrono alle prestazioni dell’offerta pubblica sostenendo che i costi siano minori (62%). Ritengono inoltre che il personale che vi lavora (medici e infermieri) sia più preparato (30%).

Mentre, sul fronte delle strutture private, il giudizio è meno impietoso: solo il 13%, infatti, crede che il servizio di queste strutture sia peggiorato. La sanità privata, di contro, conferma nella tempistica il proprio punto di forza. La stragrande maggioranza degli intervistati (82%) crede che l’offerta privata sia preferibile proprio perché in grado di garantire tempi più rapidi per ottenere una prestazione. Bassa invece la percezione circa una superiorità nella competenza del personale privato rispetto a quello pubblico (11%). 
Da rilevare, inoltre, che è molto diffusa (71%) la percezione secondo cui nulla sia cambiato nella qualità del servizio offerto. 

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