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Titoli di Stato, Eiopa non si fida

Con un documento, l'Autorità europa richiama ancora una volta quelle nazionali sulla valutazione delle esposizioni sovrane nei modelli interni

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Eiopa torna sulla questione dei rischi legati ai titoli di Stato presenti tra gli investimenti delle compagnie. Lo fa con un documento (una opinion) indirizzata alle Autorità nazionali europee che stanno gestendo tutto l’iter finale del passaggio al regime di Solvency II. Eiopa ribadisce la propria preoccupazione affinché ci sia convergenza nelle pratiche nazionali per l’approvazione dei modelli interni: secondo l’Autorità europea ci sarebbero tre settori in cui i diversi approcci nazionali al calcolo dei rischi potrebbero portare a modelli interni non coerenti, mettendo a repentaglio la convergenza tra gli Stati membri e portando confusione nel mercato assicurativo continentale. 

Uno di questi ambiti è proprio la valutazione del rischio sui titoli di Stato, che l’Eiopa vuole più stringente e che trova però l’Ivass in disaccordo, come ribadito recentemente dal presidente Salvatore Rossi. Eiopa, si legge nell’opinion pubblicata ieri, al fine di monitorare la coerenza e la convergenza delle prassi di vigilanza, raccoglierà i dati sui rischi sovrani nei portafogli delle imprese per realizzare un aggiornamento sul trattamento di queste esposizioni nei modelli interni degli Stati membri. Sulla base dei risultati, Eiopa si riserva di dare ulteriori indicazioni rispetto alle azioni che imprese e Autorità nazionali dovranno intraprendere.

In foto: Gabriel Bernardino, presidente di Eiopa

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