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Trasporto marittimo, il 2014 è stato l’anno più sicuro

Gli equipaggi inadeguati e la pirateria informatica, però, tengono alto il rischio nel trasporto marittimo

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Il 2014 è stato l’anno più sicuro dell’ultimo decennio nel trasporto marittimo. Lo scorso anno sono state 75 le grandi navi perse nel mondo, un terzo in meno rispetto al 2013, contro una media decennale di 127. E’ la fotografia scattata nella terza edizione di  Safety and Shipping Review 2015 di Allianz Global Corporate & Specialty SE (Agcs), che prende in esame le perdite marittime riportate superiori a 100 tonnellate. In generale, le perdite nel trasporto sono diminuite del 50% dal 2005. Tra le cause principali, la più comune è stata il naufragio (affondamenti/sommersioni) con il 65%, seguita dall’arenamento e da incendi ed esplosioni. 

Dall’analisi è emerso, inoltre, che la tendenza al gigantismo di portacontainer e piattaforme galleggianti può portare a mega-sinistri da 1 miliardo di dollari. Tradotto: navi più grandi possono comportare perdite maggiori. Una ulteriore criticità è rappresentata dall’insufficiente protezione. Fattore questo che espone la navigazione elettronica agli attacchi dei pirati informatici. Infine, i nuovi rischi del settore riguardano equipaggi sottodimensionati o impreparati, spedizioni nell'Artico, aumento nella tratta di esseri umani via mare e la crescente incertezza geopolitica. 

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