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L'Ania invoca interventi contro le speculazioni sui colpi di frusta

Prendere esempio dalla mobilitazione del governo inglese

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L'Ania guarda all'Inghilterra, e pensa all'Italia. Il primo ministro inglese David Cameron ha dichiarato battaglia contro l'esorbitante numero di denuncie per il cosiddetto colpo di frusta". I costi affrontati ogni anno per sinistri con "whiplash injuries"ammontano a due miliardi di sterline, pari a due miliardi e 400 milioni di euro. Si tratta di colpi di frusta probabilmente risarciti senza accertamenti scrupolosi e determinati spesso da false testimonianze. Il problema, esattamente come in Italia, ricade sui cittadini che vedono lievitare i premi assicurativi. 

Per questo Ania ha auspicato, da parte del Governo italiano, interventi più incisivi, in particolare volti a rivedere l'automatismo tra auto-dichiarazione e liquidazione del danno di piccola entità e la tempistica di liquidazione, oggi ancora troppo breve, per evitare liquidazioni frettolose e non controllabili da parte delle compagnie.

In Gran Bretagna le speculazioni assicurative che riguardano i colpi di frusta sono un fenomeno recente, nato non più di tre o quattro anni fa. L'Italia invece è alle prese con questo malcostume da oltre un ventennio, ma a fronte dei 500mila colpi di frusta denunciati ogni anno, più di 1.300 al giorno, non sono ancora state adottate significative misure di contrasto. In alcune regioni il dato assume proporzioni ancora più vistose con richieste di risarcimento per danni alla persona ogni due incidenti. Da una valutazione delle sole frodi assicurative accertate, emerge che queste ultime incidono sui bilanci delle compagnie per 300 milioni di euro all'anno. Il danno effettivamente subìto dalle imprese potrebbe essere quindi molto più consistente.

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