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Liberalizzazioni, sì del Senato dopo il voto di fiducia

Entro il 24 marzo il testo sarà legge

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Obbligo di tariffa unica su tutto il territorio italiano, riduzione dei premi Rc auto per i guidatori virtuosi, sì alla multi-preventivazione, costi di installazione e disinstallazione della scatola nera a carico delle compagnie e pene più severe per chi froda le assicurazioni.
Queste le principali novità approvate dal Senato - che ha votato la fiducia al Governo con 237 sì, 33 no e 2 astensioni - in merito al decreto legge sulle liberalizzazioni. Il provvedimento, con 141 nuovi emendamenti, passa ora all'esame della Camera e dovrà essere convertito in legge entro il 24 marzo.

Nello specifico, alcuni emendamenti comportano novità significative per il settore assicurativo. Su alcuni il presidente dell'Ania, Aldo Minucci ha espresso forte preoccupazione, in primis sulla riduzione tariffaria agli automobilisti virtuosi: In questo modo salta la logica mutualistica su cui si fonda l'industria assicurativa" perché l'intero onere dei risarcimenti e le riduzioni a favore dei virtuosi verrebbe addossati solo a quanti sono responsabili di un sinistro. Perplessità anche sull'eccessivo gravame della scatola nera sulle compagnie e sull'eliminazione della territorialità nel calcolo delle tariffe assicurative: la tariffa unica, ha detto Minucci "sarebbe contraria alle norme comunitarie".

Tra le altre norme previste dal decreto, è stato confermato l'obbligo di fornire ai clienti preventivi di almeno due assicurazioni concorrenti e per chi non si adegua sono previste sanzioni da mille a diecimila euro. Inoltre, è stato aggiunto un emendamento, che obbliga le compagnie a comunicare all'Isvap il numero dei sinistri per i quali si è ritenuto svolgere approfondimenti in relazione ai costi (in caso di inadempimento, le sanzioni vanno da diecimila a cinquantamila euro).

In tema di risarcimenti, nessuna penalità per gli automobilisti che faranno riparare la vettura dal proprio carrozziere di fiducia, anziché in quello convenzionato con la propria assicurazione. E nessun dietro front sul cosiddetto "colpo di frusta": non si avrà diritto ad alcun rimborso per danni biologici di lieve entità (inferiori ai 9 punti d'invalidità) non comprovati da un'adeguata valutazione medico-legale.

Giro di vite anche sulle frodi alle compagnie di assicurazione: le pene saranno più severe di quelle attualmente in vigore, gli anni di carcere passano da uno a cinque anni, mentre prima si rischiava da sei mesi a quattro anni. I guidatori che vengono scoperti a circolare senza l'assicurazione e non regolarizzano entro 15 giorni la loro posizione, verranno segnalati alle forze dell'ordine affinché possano prendere provvedimenti.


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