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L'Ania replica a Cimbri

In una nota, l'associazione rivela che a settembre era stata costituita una commissione ad hoc per modificare la governance: alle proposte, da discutere a novembre, adesione di tutti i componenti tranne che di UnipolSai

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Dopo l'annuncio di ieri, 5 novembre, riguardante l'uscita del gruppo Unipol dall'Ania, arrivato direttamente dalle parole dell'amministratore delegato Carlo Cimbri, nella serata di oggi è giunta la replica ufficiale dell'associazione tra le imprese assicuratrici. In un comunicato dal titolo Nuove proposte sulla governance al prossimo Comitato Esecutivo, l'Ania spiega di aver appreso con sorpresa e dispiacere" le dichiarazione di Cimbri, il quale (ancora per poco) è un membro del comitato esecutivo dell'associazione. Relativamente alla necessità, ravvisata dal numero uno del gruppo Unipol, di "rivedere la governance associativa ritenuta non adeguata per assicurare una più efficiente rappresentanza delle imprese socie" e di "migliorare la capacità di interlocuzione politica e istituzionale", l'Ania risponde sottolineando che la governance dell'associazione era già stata modificata con l'accordo di tutti gli associati all'inizio del 2012, "con il precipuo scopo di garantire una partecipazione più attiva delle imprese socie alla gestione operativa dell'Ania, migliorandone la qualità e l'efficacia dei servizi".
Nel corso del Comitato Esecutivo dello scorso settembre, rivela il comunicato dell'Ania, "in occasione della discussione sul rinnovo degli organi associativi in scadenza, talune imprese avevano sollevato l'opportunità di un ulteriore affinamento della governance. A questo fine, era stata costituita una apposita Commissione composta dai rappresentanti delle principali imprese, ivi inclusa UnipolSai". La Commissione aveva poi concluso la sua attività mettendo sul tavolo una proposta da sottoporre al prossimo Comitato di novembre. "La proposta - sottolinea l'Ania - ha avuto il contributo e l'adesione di tutti i partecipanti, ad eccezione del rappresentante di UnipolSai che non ha partecipato all'incontro finale né ha comunicato eventuali proposte e valutazioni alternative".
L'associazione si augura che "decisione preannunciata possa essere riconsiderata, anche alla luce del nuovo assetto di governance proposto e della storica vicinanza di UnipolSai all'associazione. Riteniamo, infatti, che - conclude la nota - in un contesto così difficile per l'economia italiana e di grande cambiamento normativo e regolamentare per il nostro settore, la capacità dell'industria assicurativa di parlare con una sola voce forte e autorevole sia un bene primario per ogni impresa, per gli assicurati e, in ultima analisi, per il Paese".

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