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Aumentano le famiglie protette per i danni non auto

L’incremento più consistente al Centro Italia, il 35,9% dei nuclei famigliari ha almeno una copertura

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Nel 2010 oltre un quarto delle famiglie italiane possedeva almeno una polizza danni, oltre all'Rc auto obbligatoria (furto, incendio, Rc generale). Questo dato, estratto dal questionario della Banca d'Italia inerente i bilanci familiari e diffuso da Ania, risulta particolarmente rilevante se confrontato con la precedente rilevazione del 2008, rispetto alla quale si evidenzia un aumento del 2,6% (5,5 milioni di famiglie contro gli attuali 6,2).
In particolare l'incremento più consistente si registra tra le famiglie del Centro Italia, passate in quattro anni da un modesto 19,6% a un sorprendente 35,9%, una percentuale anche superiore a quella registrata nel Nord del paese (35,5%, in lieve flessione rispetto al 2008). In leggero aumento (dal 3,1% al 3,8%) la quota di famiglie assicurate residenti al Sud e nelle Isole.

Anche nel 2010 è stata indagata la correlazione tra la diffusione delle coperture danni non auto, la tipologia di abitazione e il reddito complessivo del nucleo famigliare. Generalmente risultano più protette" le famiglie che vivono in una casa di proprietà, ma è aumentato il numero delle polizze danni tra le famiglie in abitazione in usufrutto, mentre è scesa la quota di famiglie che vivevano in affitto e si è drasticamente ridotta quella di famiglie con abitazione principale a riscatto.

Per quanto concerne la capacità di spesa, l'incremento di polizze di questo tipo, osservato tra il 2008 e il 2010, sembra essere distribuito uniformemente tra le famiglie appartenenti alle diverse classi di reddito, con incrementi, dalla II alla V classe, che oscillano tra lo 0,4% e lo 0,9%. In leggera diminuzione - dal 6,3% del 2008 al 5,2% del 2010 - la diffusione delle coperture nel I quintile.

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