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Rc auto, con l’accorpamento delle province possibili nuovi rincari

Facile.it svela come potrebbero cambiare le aliquote simulando le variazioni tariffarie in alcune aree

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La tracotanza dei parmigiani è stata punita, erano appena riusciti a spuntarla sui piacentini per il nome del novello Ducato di Parma e Piacenza - un PaPi di berlusconiana memoria al posto di un banale PiPa - quand'ecco che proprio su di loro cala con maggior violenza la scure dei rincari Rc auto. Tutta colpa delle aliquote, il premio Rc auto infatti si compone di varie parti, fra queste l'aliquota o imposta provinciale che a fronte di un parametro medio fissato dal Governo al 12,5% può essere aumentata o diminuita dalle amministrazioni locali fino ad un massimo del 3,5%.
Se dunque attualmente in Italia l'aliquota applicata varia dal 9% di Aosta a quella massima del 16% scelta da circa il 70% delle province italiane, con il provvedimento di accorpamento che entrerà in vigore il primo gennaio 2014, gli automobilisti di molti territori potrebbero trovarsi a pagare di più.

E questo è proprio il caso dei residenti della provincia di Parma che, a fronte dell'attuale aliquota del 14%, arriverebbero al 16% in caso di matrimonio con i cugini di Piacenza. A guadagnarci potrebbero essere invece gli automobilisti di Teramo che grazie alla fusione con L'Aquila potrebbero dire addio all'aliquota massima e benvenuta a quella del 15.5%.
Sorte incerta per i trevigiani che dopo essere riusciti a diminuire l'aliquota fino al 15%, in caso di accorpamento con Belluno tornerebbero alla soglia massima del 16%, ma se venissero uniti a Padova otterrebbero un notevole risparmio visto che l'imposta è ferma al 12.5%.

Ma vediamo qualche esempio concreto grazie alle simulazioni effettuate da Facile.it. Nel caso di Parma il passaggio dell'aliquota dal 14% al 16% produrrebbe il seguente scenario: il preventivo di un guidatore di 40 anni, impiegato, in prima classe di merito che guida una Kia Cee'd 1600 diesel (con ricovero del veicolo in box privato) passerebbe da 542 a 553 euro annui per la sola copertura Rc.
Molto interessante la fattispecie di Treviso in cui in caso di accorpamento con Belluno (aliquota più alta dell'1%) la stessa tipologia di automobilista arriverebbe a pagare 557 euro contro gli attuali 552, mentre in caso di unione con Padova (aliquota inferiore del 2,5%) la tariffa scenderebbe a 538 euro.

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