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Remunerazioni e cedole, il monito dell'Ivass

L'Autorità esorta le compagnie a mantenere un patrimonio adeguato

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L'Ivass chiede alle imprese di assicurazione di prestare particolare attenzione al mantenimento del patrimonio, che deve essere "adeguato", e invita ad avere una "prudente gestione dei rischi", a causa "del perdurare di una situazione di debolezza dell'economia". L'Autorità, inoltre, esorta a tenere in conto i risultati dell'Own risk and solvency assessment (Orsa), le indicazioni emerse dallo stress test condotto sulla base dei requisiti Solvency II e, per le imprese danni, i risultati dell'indagine conoscitiva Solvency II - Solvency capital requirement 2014.
Le decisioni che verranno assunte in materia di "destinazione degli utili e di corresponsione della componente variabile della remunerazione agli esponenti di vertice avranno molta rilevanza in questo quadro. Le politiche di destinazione degli utili - avverte l'Ivass - dovranno essere tali da garantire la conservazione o il raggiungimento, a livello individuale e consolidato, di condizioni di adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica coerenti con il complesso dei rischi assunti da ciascuna impresa", mentre per quanto riguarda le politiche di remunerazione, l'Istituto invita le compagnie a "con attenzione e prudenza la sussistenza dei presupposti previsti dalle vigenti disposizioni regolamentari in materia, con particolare riguardo al riconoscimento ed all'erogazione della componente variabile"

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