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Senza polizza non nascono i bambini, medici vicini allo sciopero

Un convegno a Roma ha riunito ginecologi, avvocati e magistrati

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Un nuovo sciopero dei medici ginecologi e degli ostetrici è dietro l'angolo. Se n'è avuta la conferma ieri durante un convegno promosso dalla Clinica Villa Pia a Roma, che ha visto la partecipazione di oltre 300 specialisti e altri professionisti, tra cui avvocati e magistrati. Il problema ruota sempre attorno all'assicurazione: il recente decreto Balduzzi ha lasciato molti problemi irrisolti. Il non aver obbligato le strutture sanitare a dotarsi di una polizza costringe i professionisti a pagarne una di tasca propria: le tariffe toccano anche i 18mila euro. Una situazione, si è detto più volte, che paralizza il medico, anche perché l'85% degli eventi avversi non è addebitabile al singolo, ma a carenze strutturali. Il problema è che la struttura non compare mai come parte in causa, e il professionista è sottoposto a processi della durata anche di dieci anni. Che fare? Dagli avvocati arriva la proposta di non rendere pubblico il nome del medico, se non a indagini concluse. Poi verifiche più accurate negli ospedali; una legge per ridefinire l'atto medico, curativo e non doloso in partenza; stabilire un tetto massimo di risarcimento e, ovviamente, un'assicurazione per le strutture sanitarie.

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