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Ania, nel 2012 premi a 108 miliardi di euro -4,6 rispetto al 2011. Ma nel 2013 arriverà la ripresa

Per l'anno in corso le proiezioni danno il totale a 114 miliardi con un incremento complessivo dell'8,8%. I dati della relazione annuale del presidente Aldo Minucci

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Nel 2012 la raccolta premi per l'intero settore assicurativo italiano è risultata in calo del 4,6% a 108 miliardi di euro, dopo il -11,9% del 2011. In flessione sia il comparto danni, a -2,8%, sia quello vita a -5,5%. Le proiezioni sul 2013, invece, sono positive: atteso un rialzo dei premi, che dovrebbero salire a 114 miliardi con un incremento complessivo dell'8,8%. Nel 2012, l'unico dato positivo è stato l'utile complessivo a 5,8 miliardi, dopo il risultato negativo per 4,4 miliardi del biennio precedente. Questi i dati principali tratti dalla relazione annuale dell'Ania, presentata questa mattina a Roma dal presidente Aldo Minucci.

RAMO DANNI
Il volume dei premi contabilizzati del settore danni, dovrebbe risentire negativamente della fase congiunturale regressiva dell'economia per cui, per il secondo anno consecutivo, si dovrebbe registrare a fine 2013 una variazione negativa pari a -3,5%. Nel 2013 la raccolta premi danni complessiva dovrebbe così ammontare a 34,2 miliardi e l'incidenza rispetto al Pil dovrebbe rimanere sostanzialmente sugli stessi livelli del 2012, al 2,2%.A questo risultato, spiega Ania, contribuirebbe "un'evidente contrazione dei premi contabilizzati dei rami Rc auto e Rc marittimi (-5,5%) che, per effetto di una recuperata redditività del ramo, vedrà diminuire i premi medi effettivamente pagati dagli assicurati; una più modesta contrazione (-1,6%) dei rami danni non auto, come effetto invece delle difficoltà del ciclo economico. 

Il calo più evidente, pari al -6,5%, si dovrebbe riscontrare nei premi del ramo corpi veicoli terrestri, soprattutto per effetto del proseguimento del calo nella vendita di nuove vetture che, nella media dell'anno in corso, dovrebbe sfiorare il 10% (oltre il 20% nella media 2012); più contenuti invece dovrebbero risultare i decrementi nei rami malattia (-2%), incendio (-1,5%), infortuni e altri danni ai beni (-1%). Unico sotto ramo in lieve crescita, al +0,5% dovrebbe essere l'Rc generale. Nel 2013 la raccolta premi danni complessiva dovrebbe così ammontare a 34,2 miliardi e l'incidenza rispetto al Pil dovrebbe rimanere sostanzialmente sugli stessi livelli del 2012, al 2,2%.

RAMO VITA
Complessivamente il volume dei premi contabilizzati del settore vita potrebbe superare gli 80 miliardi nel 2013 e l'incidenza della raccolta rispetto al Pil salirebbe dal 4,5% del 2012 al 5,1%. Nel settore vita, dopo il calo del 5,5% registrato nel 2012, i premi contabilizzati potrebbero aumentare del 15% nel corso del 2013 per effetto sia di una maggiore e diversificata offerta di prodotti di ramo I, commercializzati tramite gli sportelli bancari, sia di un recupero nella vendita di polizze di ramo III, che dovrebbero beneficiare delle migliori condizioni dei mercati borsistici e finanziari. La nuova produzione vita a fine aprile era pari a 20,6 miliardi, contro 16,9 miliardi dello stesso periodo del 2012. L'aumento è relativo sia ai prodotti di ramo I, per il quale la nuova produzione vita è aumentata di oltre il 20%, sia a quelli di ramo III, per il quale l'incremento dei premi è stato superiore al 25% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. 

Per quanto riguarda la produzione di ramo I, "nell'ipotesi che i tassi di interesse a breve termine (Bot a tre mesi) rimangano ampiamente al di sotto dell'1% (come nel primo quadrimestre dell'anno) e che si mantengano le condizioni di stabilità dei mercati finanziari, si sottolinea nella relazione, è possibile ipotizzare che i premi contabilizzati cresceranno di circa il 15%, per un volume che sfiorerà i 60 miliardi di euro (contro i 51 miliardi del 2012). Per quanto riguarda i prodotti di ramo III-linked, ipotizzando che non vi siano turbolenze significative nei mercati azionari e finanziari, si può stimare che i premi contabilizzati relativi ai prodotti assicurativi-finanziari di tale ramo risulteranno in crescita del 22% rispetto al 2012, per un ammontare complessivo di raccolta pari a quasi 17 miliardi.

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