Insurance Trade

Fonsai, fissata al 3 settembre l'udienza per il patteggiamento di Giulia Ligresti

Concessi i domiciliari all'ex manager, trovata depressa e dimagrita dal medico incaricato della perizia effettuata presso il carcere di Vercelli

Watermark 16 9
Sono stati concessi gli arresti domiciliari a Giulia Ligresti. Il tribunale di Torino ha accolto un'istanza presentata dai pubblici ministeri Vittorio Nessi e Marco Gianoglio: decisivo l'esito di una visita medica svolta lunedì scorso su indicazione degli stessi magistrati che conducono le indagini. Detenuta nel carcere di Vercelli dallo scorso 17 luglio a seguito dei provvedimenti di custodia cautelare contro gli ex vertici di Fonsai, accusati di falso in bilancio aggravato e manipolazione di mercato, la figlia di Salvatore Ligresti è stata trovata provata, depressa e dimagrita di sei chili: è quanto emerge dalla perizia medica effettuata nei giorni scorsi dal dottor Roberto Testi, incaricato dalla Procura di Torino di verificare le sue condizioni di salute.

Nessi e Gianoglio, dopo i primi interrogatori, non si erano opposti ai domiciliari, ma un giudice, Silvia Salvadori, il 6 agosto aveva risposto ''no'', motivando il rifiuto con il pericolo di fuga. Da allora le condizioni della donna erano peggiorate: gli operatori del carcere avevano interpellato i magistrati e il procuratore capo, Gian Carlo Caselli, aveva preso informazioni di persona. La relazione del dottor Testi ha sottolineato che, sebbene le condizioni di salute della Ligresti siano compatibili con la detenzione, questa ha acutizzato precedenti patologie. Il dimagrimento riscontrato, secondo il medico, se dovesse proseguire potrebbe avere delle gravi conseguenze sulla salute di Giulia.

L'udienza per il patteggiamento della Ligresti è stata fissata per il 3 settembre prossimo, davanti un gip del tribunale di Torino. La difesa dell'ex manager del gruppo Fonsai ha trovato un accordo con la Procura per un patteggiamento a poco meno di tre anni, e al versamento di un milione di euro. Se la somma verrà messa a disposizione in tempo per l'udienza della prossima settimana, la decisione del giudice potrebbe essere presa già nel corso della giornata.

L'attività di indagine dei magistrati torinesi, intanto, prosegue il suo cammino con nuove iniziative, l'ultima delle quali è stata il sequestro preventivo di beni facenti capo all'ex top management di Fonsai, che ha riguardato conti correnti e quote societarie per 251 milioni: l'operazione ha riguardato, tra l'altro, alberghi di lusso come il prestigioso Principe di Piemonte di Torino. La maggior parte degli indagati ha già presentato ricorso contro il sequestro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti