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Le vittime della strada calano, ma troppo lentamente

Secondo l'ultimo rapporto Aci-Istat, nei primi sei mesi 2025 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 82.344 (-1,3% rispetto all'anno scorso) con oltre 110mila feriti

Le vittime della strada calano, ma troppo lentamente
Ieri si è celebrata la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, istituita dall’Onu nel 2005 ogni terza domenica di novembre. Nonostante il trend in Italia sia in calo, come dicono gli ultimi dati diffusi da Aci e Istat, proprio ieri abbiamo avuto l’ennesima notizia di incidenti mortali, con un terribile scontro tra due vetture avvenuto a Milano, in seguito al quale un giovane è deceduto. Ad ogni modo, l’ultimo rapporto semestrale Aci-Istat dice che dal 2001 le vittime stradali in Italia si sono ridotte del 60%. 

Secondo le stime, nel semestre gennaio-giugno 2025 si è registrata una diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2024, del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (82.344; -1,3%), dei feriti (111.090; -1,2%) e, più consistente, delle vittime entro il trentesimo giorno (1.310; -6,8%). Rispetto al primo semestre del 2024, nel 2025 le vittime aumentano sulle autostrade (+4,4%), mostrando una dinamica opposta, seppur più moderata, rispetto alla diminuzione che si osserva per il numero di vittime sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%).

Dal 2019 il calo degli incidenti stradali (-1,5%) e dei feriti (-5,0%) è stato tuttavia molto contenuto; una riduzione più marcata è stata quella dei decessi (-14,6%), ma l’obiettivo di dimezzare le morti entro il 2030 appare lontano. Rispetto ai primi sei mesi del 2019, il numero di vittime sulle autostrade risulta inferiore del -33,4%, a fronte di diminuzioni più contenute sia per le strade extraurbane (-12,4%) sia per quelle urbane (-12,2%).

Il 2019 è l’anno di riferimento scelto dalla Commissione Europea per il programma “Road Safety Policy Framework 2021-2030”, che fissa come obiettivo intermedio la riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030. 


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