Veicoli autonomi: cresce la sicurezza ma i consumatori sono cauti
La progressiva introduzione di sistemi di guida automatizzata porterà a un calo degli incidenti, un trend già in atto da quando molti veicoli sono dotati di Adas. In questa prospettiva Allianz suggerisce l’adozione di standard di collaudo e gestione dei dati a livello europeo, per garantire maggiore uniformità
La questione chiave per la diffusione della mobilità autonoma è la sicurezza dei veicoli e la loro accessibilità. I dati dei ricercatori mostrano importanti miglioramenti rispetto all’affidabilità dei veicoli a guida autonoma, ed è il momento di guardare avanti preparando l’introduzione di tali sistemi sui percorsi stradali europei. Numeri e prospettive sono stati discussi al 13° Allianz Motor Day che si è svolto a Ismaning, in Germania, nei giorni scorsi, da cui è partita anche la richiesta per standard di collaudo dei veicoli AV uniformi nei paesi europei.
Le ricerche realizzate da Allianz rilevano un miglioramento della sicurezza dei veicoli autonomi, tendenza confermata anche dall’analisi dei sinistri proprietari da cui emerge un calo di richieste di risarcimento per la Rc Auto da accreditarsi all’utilizzo degli Adas. Ciò nonostante, permane una certa diffidenza da parte dei cittadini europei, che considerano la guida autonoma ancora poco collaudata.
Secondo l’Allianz Center for Technology (Azt) il principale vantaggio dell’introduzione della guida autonoma è proprio nella maggiore sicurezza per chi viaggia, inoltre l’Azt stima un calo del 20% degli incidenti sulle strade europee entro il 2035 (rispetto al 2023) e del 50% a partire dal 2060. La riduzione dei sinistri sarà progressiva mano a mano che verranno introdotti veicoli con sistemi Adas o a guida autonoma, considerando quindi la permanenza sulla strada ancora per un certo periodo di mezzi di trasporto privi di sistemi autonomi.
In particolare, Azt ha potuto già fare delle valutazioni analizzando 20 mila richieste di risarcimento pervenute ad Allianz per responsabilità civile nell’uso dell’auto: i numeri parlano di una riduzione media del 30% delle collisioni nella parte posteriore dei veicoli in presenza di un sistema di frenata di emergenza automatizzata (Aeb) installato come standard, allo stesso modo i sistemi più avanzati hanno consentito di ridurre del 66% le collisioni in retromarcia nei parcheggi.
L’altra faccia della medaglia riguarda il costo dei sinistri, che si ridurranno di numero ma saranno più onerosi a causa dei costi dei pezzi di ricambio e delle riparazioni in presenza di sensori.
La mobilità autonoma piace con riserva
Un sondaggio condotto da Allianz su un campione di consumatori di sette paesi europei (Germania, Italia, Francia, Svizzera, Regno Unito, Austria e Repubblica Ceca) ha rivelato una certa cautela persistente rispetto ai sistemi di guida autonoma. Se in genere gli intervistati si attendono un livello di sicurezza pari o superiore ai mezzi tradizionali (56%), allo stesso modo permangono nella maggioranza perplessità circa l’affidabilità in situazioni impreviste (un timore per il 69% degli intervistati) e il 72% ritiene la tecnologia ancora troppo nuova e non collaudata. Tra tutti, gli italiani mostrano il livello di fiducia maggiore (65%) mentre i più scettici sono i britannici (44%).
Il tema della guida autonoma interessa in modo particolare il mondo assicurativo, che si interroga sul sistema di responsabilità che dovrà essere adottato (Rc Auto vs Rc Prodotto), a maggior ragione andrà valutata la questione delle responsabilità nel permanere di una realtà fatta di coesistenza sulle strade di veicoli autonomi e a guida umana.
Standard uniformi agevoleranno il cambio di paradigma
Un aspetto fondamentale per garantire sicurezza e affidabilità dei veicoli a guida autonoma su tutte le strade è che a livello europeo vengano introdotti o consolidati standard che rendano uniformi il collaudo, l’accesso e lo scambio di dati relativi ai veicoli, nonché una banca dati comune che raccolga le informazioni sugli incidenti o sui mancati incidenti (near miss) utile alle verifiche di sicurezza, un tema su cui la Commissione Europea è già al lavoro.
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