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Liverani, no a “prelievi anomali” sulle compagnie

Nell’ambito della discussione sulla legge di Bilancio, in cui qualcuno paventa prelievi extra anche sulle assicurazioni, il presidente dell’Ania ribadisce che il settore non va sovratassato

Liverani, no a “prelievi anomali” sulle compagnie
La maggioranza di governo sta facendo il punto sulla manovra, tirando le ultime fila in vista del consiglio dei ministri che domani approverà il documento programmatico e la legge di Bilancio. Tra i nodi da sciogliere c’è il contributo che una parte della maggioranza vorrebbe arrivasse dalle banche, e forse anche delle assicurazioni

In questo senso, il presidente dell'Ania, Giovanni Liverani, ha giocato d’anticipo. In un’intervista pubblicata ieri dal Corriere della Sera, Liverani ha ribadito che “occorre cambiare la percezione del sistema assicurativo: noi – ha evidenziato – possiamo spianare la strada per la soluzione di problemi di interesse collettivo giganteschi, ma lo Stato in cambio non deve sovratassare la nostra attività. Contando, soprattutto, che non gestiamo denaro nostro, ma denaro dei risparmiatori e che dobbiamo rimanere attrattivi per gli investitori, soprattutto quelli esteri che stanno riscoprendo il nostro Paese grazie ai progressi fatti di recente. Senza considerare che per noi non esistono sovraprofitti e se facciamo utili una buona parte finiscono nelle casse dello Stato con le imposte”. 

Secondo Liverani “eventuali prelievi anomali” a carico delle compagnie “non farebbero altro che depotenziare l'importantissimo ruolo sociale che svolgiamo per la protezione e la crescita del nostro Paese. Negli anni scorsi, siamo stati sistematicamente penalizzati”. 
Il presidente dell’Ania ha paragonato il settore assicurativo a “un bulldozer che può spianare la strada alla risoluzione di problemi socioeconomici giganteschi: non si può – ha ammonito – con una mano pilotare questo bulldozer e, con un’altra, aprire il serbatoio e svuotarlo del carburante perché si ha bisogno di fare provvista”. 

Nella stessa intervista, Liverani ha infine sottolineato la necessità di fare di più sull’educazione finanziaria: “occorre educare i giovani fin dalla scuola. Per questo – ha ricordato – abbiamo firmato un protocollo di intesa con il ministro dell’istruzione Valditare per una collaborazione con le scuole medie superiori, perché la cultura assicurativa diventi accessibile e coinvolgente, un vero e proprio strumento di sostegno sociale”. 

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