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Cineas, cresce il risk management in azienda

In aumento, secondo l’ultima edizione dell’osservatorio curato con Ipsos, le imprese che vedono la gestione del rischio come un investimento strategico

Cineas, cresce il risk management in azienda
Sempre più aziende vedono il risk management come un investimento strategico. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane, realizzato come ogni anno da Cineas e Ipsos, il 45,3% delle aziende intervistate considera la gestione del rischio un investimento strategico per la propria società, dato in deciso aumento rispetto al 35,7% del 2023.

Il rapporto è stata presentata questa mattina al Politecnico di Milano, nel corso di un evento che ha messo a confronto numerosi esponenti del mondo della ricerca, delle imprese e delle assicurazioni. La maggioranza relativa delle aziende (49,4%) continua a reputare il risk management un investimento subordinato, ma cala sensibilmente la quota di società che lo considera unicamente “un costo non essenziale”: il dato si ferma al 5,3%, contro il 10,2% dello scorso anno.

In aumento anche il processo di professionalizzazione dell’attività, con la responsabilità del sistema di gestione del rischio affidata nel 37,4% dei casi a un risk manager e solo nel 23,2% al titolare d’azienda: nel 2022, giusto per avere un’idea, più della metà degli imprenditori (52,3%) affermava di occuparsi direttamente della questione.

Per quanto riguarda i rischi maggiormente percepiti, al primo posto si piazza a sorpresa il cyber risk (92,1%), capace di scalzare per la prima volta dal vertice della graduatoria rischi tipici d’impresa come gli infortuni sul posto di lavoro (91,4%) e la difettosità di prodotto (85,4%).

Resta tuttavia ancora rilevante il gap assicurativo: nel caso del cyber risk, per esempio, appena il 30,8% delle imprese ha affermato di aver sottoscritto una polizza contro questo genere di rischio, evidenziando un divario di protezione pari al 61,3%. A pesare, secondo una dinamica che si ripresenta in praticamente tutti i profili di rischio, è principalmente l’idea che la minaccia non possa essere assicurata (19,4%), mentre solo in coda si piazza il valore del premio assicurativo (2%).

Il resoconto complessivo dell’evento sarà pubblicato nei prossimi giorni su Insurance Daily.

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