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Antifrode, nel 2026 oltre l'83% delle aziende utilizzerà l'AI per tutelarsi

È quanto emerge da una ricerca di Deloitte nell'ambito di un werbinar organizzato dall'Italian insurtech association

Antifrode, nel 2026 oltre l'83% delle aziende utilizzerà l'AI per tutelarsi
Una recente ricerca di Deloitte ha evidenziato come l'uso dell'intelligenza artificiale potrà rivoluzionare l'antifrode in ambito assicurativo. Secondo i dati della ricerca, emersi nell'ambito di un werbinar organizzato dall'Italian insurtech association, almeno il 59% delle aziende prevede di incrementare il budget per lo sviluppo di nuove tecnologie AI, ed entro il 2026 l’83% delle aziende si doterà di strumenti che sfruttano AI generativa, mentre l'analisi della visione artificiale, della robotica e della biometria, che a oggi sono già al 20%, saliranno rispettivamente a 42%, 41% e 39%. 

L'utilizzo dell'AI, si legge nella ricerca, permetterà alle compagnie assicurative di "prevenire i sinistri non dovuti, migliorando la qualità del portafoglio assicurativo e la propria reputazione". 
Secondo Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA, "l'intelligenza artificiale è uno strumento potente che se usato in maniera corretta può creare un grosso valore per tutto l’ecosistema. Nel settore assicurativo - spiega - aiuterà ad automatizzare il processo di richiesta risarcimento, velocizzando i pagamenti per fornire un servizio più personalizzato ai clienti rendendo il settore anche più sicuro e customer-centric".
Le frodi assicurative, in Italia, colpiscono principalmente il ramo Rc auto, che raggiunge il 70% delle truffe, mentre gli altri settori includono i rami elementari, i danni speciali e quelli alla salute. 

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