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Ania, nel 2013 tariffe Rc auto in diminuzione del 5%

L’associazione delle imprese replica ad Adusbef e Federconsumatori: devono usare metodi di rilevazione seri

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Da tempo le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori lamentano un generalizzato aumento delle tariffe Rc auto. L'ultimo monito è stato lanciato proprio ieri: a commento dell'audizione Ivass in commissione Bilancio e Finanze della Camera, Adusbef e Federconsumatori hanno lamentato che i costi proibitivi dell'rc auto nel nostro Paese rappresentano un vero e proprio problema sociale. Da anni - hanno scritto le due associazioni in una nota congiunta - denunciamo gli importi troppo elevati dell'Rc auto, che hanno fatto ottenere all'Italia un triste e affatto invidiabile primato non solo in Europa, ma anche a livello internazionale". Secondo l'Osservatorio nazionale Federconsumatori, l'Rc auto registra aumenti del 4-5%.

Alle accuse delle due associazioni ha replicato con una nota ufficiale a stretto giro l'Ania, sottolineando che, nel 2013, i prezzi dell'Rc auto hanno segnato una diminuzione di circa il 5%. "Il dato, che si riferisce ai prezzi effettivamente pagati dagli assicurati, è del resto confermato anche dall'andamento delle tariffe monitorato dall'Istat - osserva l'Ania - , cioè dei prezzi dei listini pubblicati dalle imprese e che non tengono conto degli sconti riconosciuti dalle compagnie né dei cambi di compagnia per pagare premi più bassi". Il dato Istat sulle tariffe mostra a ottobre 2013 una riduzione del tasso tendenziale delle tariffe Rc auto pari al 2,6%.

L'Ania evidenzia come, da alcuni tempi "Adusbef e Federconsumatori riferiscono di aumenti generalizzati della Rc auto senza mostrare la metodologia di analisi adottata, che deve essere rigorosa e scientifica - conclude la nota - e non riferita a singole casistiche elevate a paradigma generale".

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