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Ucraina, S&P stima perdite assicurate fino a 35 miliardi di dollari

La valutazione riguarda lo scenario peggiore ed è relativa ai settori aviation, specialty e cyber

Ucraina, S&P stima perdite assicurate fino a 35 miliardi di dollari
Dopo le previsioni di Fitch, pubblicate nei giorni scorsi, anche S&P Global Ratings ha esaminato una serie di potenziali scenari di perdita per assicuratori e riassicuratori derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo la società di rating, lo scenario peggiore che comporterebbe perdite potenziali per oltre 35 miliardi di dollari nei settori aviation, specialty e cyber.
Si è parlato molto delle possibili perdite senza precedenti per il settore aereo nel caso in cui la Russa fosse in grado di portare avanti i suoi piani per nazionalizzare circa 500 aeromobili occidentali noleggiati alle compagnie aeree di Mosca, e che allo scoppio della guerra sono rimasti bloccati negli aeroporti della Russia. Non è chiaro esattamente come la copertura assicurativa e riassicurativa interagirà con queste perdite qualora i noleggiatori degli aeromobili non fossero in grado di recuperare i loro veicoli e cercassero di recuperarne costi. Secondo S&P potrebbero volerci “molti anni” per capire in modo definitivo come andrebbero ripartite le perdite.

TRE SCENARI POSSIBILI

Gli analisti della società di rating hanno esaminato tre possibili esiti della crisi e le loro implicazioni per assicuratori e riassicuratori.
Nel primo, quello meno grave, le perdite globali assicurate per l’aviazione sono stimate in 6 miliardi di dollari, riflettendo i rapporti secondo cui 78 aerei sono stati recuperati o detenuti finora al di fuori della Russia. Questo primo scenario presuppone inoltre che alcune coperture siano state annullate e che le future decisioni dei tribunali limitino le somme assicurate più elevate. Pertanto i 6 miliardi di dollari assicurati per le perdite nell’aviation sarebbero accompagnati da altri 10 miliardi di dollari di altre perdite assicurative nelle specialty lines, per un totale di 16 miliardi di dollari, derivanti dalle coperture esplicite sulla guerra comunemente utilizzate, e da quelle relativi ai rischi politici e alla violenza politica. A tutto ciò va ad aggiungersi anche l’incognita degli attacchi cyber, che stavano aumentando in gravità e frequenza anche prima dell'attuale conflitto, ma che ora, avverte S&P, potrebbero accelerare ulteriormente e comportare ulteriori ingenti perdite per i riassicuratori, sebbene le definizioni di guerra informatica rimangano ancora in una zona grigia.

Nel secondo scenario, S&P stima perdite aeronautiche assicurate per 12 miliardi, sulla base del valore assicurato stimato dei 515 aeromobili bloccati in Russia, ma anche considerando che la maggior parte delle polizze non sono cancellabili, e che la maggior parte delle potenziali decisioni dei tribunali è a favore dei locatori rispetto agli assicuratori in termini di somme a rischio. In questo scenario gli analisti hanno anche aggiunto circa 15 miliardi di dollari di sinistri assicurati dalle specialty lines.

Infine, nell'ultimo scenario, quello peggiore, S&P stima perdite aeronautiche di 15 miliardi, sulla base di perdite ancora più elevate rispetto al valore assicurato stimato, riflettendo le potenziali incertezze sull'esatto valore assicurato, e tenendo conto  che la stragrande maggioranza delle polizze non sia cancellabile e che la stragrande maggioranza dei potenziali casi giudiziari si pronuncia a favore dei locatori con somme assicurate più elevate possibili a copertura del rischio. Nel terzo scenario, inoltre, si presume che le specialty lines aumenteranno di altri 20 miliardi le perdite assicurate, per un totale di 35 miliardi di dollari, senza tener conto per altro delle potenziali perdite sul fronte cyber che potrebbero spingere ancora più in alto questa cifra.
Supponendo che si concretizzi una perdita assicurata di 35 miliardi di dollari, S&P calcola che i primi 21 riassicuratori globali assorbirebbero insieme circa il 50% di queste perdite, corrispondenti a 17,5 miliardi di dollari.


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