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Assicurazioni di Roma, i sindacati chiedono la testa del dg Alker

La compagnia ha indennizzato più di un milione di euro al tronista Karim Capuano

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Roma, 8 aprile 2011. Un bus della Cotral si immette sulla strada statale Appia, direzione Velletri. La sua traiettoria si incrocia con quella di una Smart guidata da Antonio Capuano, in arte Karim, uno dei primi tronisti del programma tv Uomini e donne, che finisce per 16 giorni in coma. A Capuano (al quale, tra l'altro, fu riscontrato un tasso alcolemico tre volte superiore al limite consentito, e che viaggiava su una vettura sprovvista di Rc auto) è stato riconosciuto un danno biologico dell'80%. Il suo avvocato aveva chiesto alla compagnia dei mezzi pubblici romani, la Assicurazioni di Roma, un risarcimento di tre milioni di euro. Dopo alcuni tira e molla, il direttore generale della compagnia capitolina, Luigi Alker ha riconosciuto a Karim un ragguardevole indennizzo da 1 milione e 200 mila euro. La transazione non è passata però sotto silenzio, dal momento che i Carabinieri si sono presentati presso la sede della compagnia romana per sequestrare i documenti relativi al caso Capuano.
Oggi, in un comunicato congiunto, i tre sindacati Fiba Cisl, Fisac Cgil e Fna Snfia hanno chiesto che dopo le denunce e gli interrogativi posti negli ultimi mesi al direttore generale, sia giunto il momento che Alker liberi la poltrona indegnamente occupata e rassegni immediatamente le proprie dimissioni. Ci rendiamo conto che sperare in un atto di correttezza da parte di chi non ha mai accettato un confronto sembri oggi del tutto irrealistico e utopistico- continuano- Ed è per questo che chiediamo al cda di esercitare al meglio i propri poteri e lo invitiamo a prendere una netta posizione nei confronti del direttore generale". Alker è l'ultimo sopravvissuto della vecchia gestione delle Assicurazioni di Roma decapitata lo scorso settembre al neo-sindaco Ignazio Marino (il quale ha inviato i documenti della compagnia in Procura) ma, avendo già un contratto da 300 mila euro fino al 2017, sarebbe stato troppo oneroso da rescindere per le casse della compagnia.

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