Insurance Trade

Sciopero: Gagi, hanno aderito oltre 1200 agenti

Alla mobilitazione di oggi, indetta dal gruppo agenti, seguirà un incontro con la compagnia previsto per il prossimo 21 novembre

Watermark 16 9
Allo sciopero indetto dagli agenti Generali Italia, previsto per oggi, 18 novembre, ha aderito il 92% degli associati al Gagi, cioè oltre 1200 agenti per 562 agenzie e relative sedi secondarie e subagenzie. I numeri sono stati forniti dallo stesso gruppo agenti, che ha anche comunicato che il prossimo 21 novembre presso la Torre Hadid a Milano, si terrà un incontro con i vertici della compagnia per discutere dei problemi da cui è nato lo sciopero di oggi.  

Lo slogan degli agenti è Adesso Basta Fateci Lavorare, e i motivi della mobilitazione sono essenzialmente due: le disfunzioni informatiche, assuntive e liquidative, denunciate e vissute quotidianamente dagli intermediari e "alcune discrepanze sorte relativamente al nuovo mandato unico, che dovrebbe entrare in vigore, per chi vi aderirà, a giugno 2020, per il quale le relazioni industriali con la compagnia dovrebbero svolgersi in un clima di fiducia reciproca e rispetto del Gagi, che ultimamente è venuto a mancare", si legge nel comunicato della rappresentanza. 
Sempre secondo gli agenti, lo sciopero rappresenta la risposta più efficace e "rumorosa" nei confronti della compagnia, e l'ennesimo tentativo di far emergere problemi "già ben evidenziati durante l'ultimo congresso di Lisbona".  

Il successo della mobilitazione, secondo il Gagi, "è una conferma che le motivazioni sono reali e sentite da tutti", anche perché gli agenti sarebbero stati molto motivati ulteriormente dal tentativo da parte della compagnia di farli desistere, "tramite l'invio individuale a tutti iscritti al Gagi di una dura lettera monitoria, che però ha avuto l'effetto contrario", scrive il gruppo agenti.  
"Questo sciopero - ha detto Vincenzo Cirasola, numero uno del Gagi - rappresenta extrema ratio alla quale noi agenti della storica ex Assicurazioni Generali avremmo voluto far ricorso. È la prima volta che lo proclamiamo, non è nel nostro modo di operare, ma anche molti grandi imprenditori e manager con i colletti bianchi l'hanno già utilizzato per difendere i propri diritti e far sentire ad alta voce il proprio disagio". 

La chiusura delle agenzie e subagenzie, infine, è avvenuta nel rispetto delle procedure prevista dalla legge, con relativa comunicazione alla compagnia, al ministero, alle Authority e alle prefetture. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti