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Gruppo agenti Zurich, rinnovare la governance di Fpa

Il consiglio direttivo scrive ai presidenti dei sindacati agenti: sì alla nomina del prof Cacciamani come consulente tecnico

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Una soluzione credibile e sostenibile per sanare la situazione di difficoltà" del Fondo pensione agenti (Fpa). È quanto chiede il consiglio direttivo del Gruppo agenti Zurich (Gaz) in una missiva inviata ai presidenti di Anapa, Sna e Unapass (Vincenzo Cirasola, Claudio Demozzi e Massimo Congiu), a quello dell'Ania, Aldo Minucci, e del Fondo pensione agenti, Francesco Pavanello.
Il consiglio direttivo del Gaz "ha esaminato le risposte fornite dal Fpa agli ormai famosi 11 quesiti posti da Anapa al Fondo pensione agenti. Tutti i componenti del consiglio direttivo - si legge nella lettera - sono oggi disorientati nell'apprendere le notizie attuali sulla situazione maturatasi nel Fpa, avendo ancora ben chiare le dichiarazioni rassicuranti, anzi entusiastiche, che l'allora presidente Lucio Modestini fece in occasione dell'assemblea generale Gaz del 2012". La missiva sottolinea quanto gli agenti siano mossi da forte preoccupazione. "Il consiglio direttivo non esclude che si renda necessario un approfondimento su eventuali responsabilità in capo ai soggetti deputati alla gestione e controllo del Fpa. A tal proposito - spiega la lettera - ai fini di tutelare la situazione previdenziale dei colleghi aderenti, condivide la necessità di rinnovare l'attuale governance del Fondo con l'inserimento di tecnici competenti che sappiano individuare le soluzioni più appropriate alla tutela degli interessi degli aderenti, nel rispetto della dignità della categoria. A tal fine - si legge nella missiva - approva la nomina, fatta da Anapa, del professor Cacciamani come consulente tecnico".

Nella foto: il presidente del Gruppo agenti Zurich, Enrico Ulivieri

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