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GaGi-compagnia, totale libertà di scelta sulla previdenza

Gli agenti potranno aderire a qualsiasi forma pensionistica con il contributo paritetico di Generali Italia

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Gli agenti di Generali Italia iscritti al GaGi sono liberi di aderire a qualsiasi forma pensionistica potendo contare sul contributo della mandante. È questo il principale risultato conseguito dalla rappresentanza nei confronti della compagnia sul tema previdenziale, che ha molto interessato l’intera categoria negli ultimi anni, soprattutto a seguito delle note vicende legate al commissariamento di Fonage. In una nota, il gruppo agenti fa sapere che Generali Italia ha comunicato ufficialmente che “rispetterà la libertà dei propri agenti di scegliere la propria forma previdenziale, contribuendo pariteticamente ai versamenti previsti dal protocollo del vigente Accordo impresa agenti (1345,50 euro base e aggiuntivo + 155 euro facoltativo + 60 euro spese).
La compagnia, ha accolto, la richiesta di versare la quota a proprio carico anche per gli anni arretrati, non solo a favore del fondo di pensione di categoria Fonage ma anche a qualsiasi altro fondo di previdenza aperto o Pip esistente sul mercato, anche di società non appartenenti al Gruppo Generali, al quale l’agente deciderà di affidarsi, trasferendovi i propri versamenti da Fonage.
“Oggi – spiega il presidente del GaGi, Vincenzo Cirasola (nella foto) – siamo liberi di poter scegliere di salvaguardare il nostro futuro pensionistico. La conferma della compagnia alla nostra proposta di contribuire pariteticamente a Fonage o ad altro fondo pensione è la migliore soluzione che abbiamo potuto trovare per salvaguardare i risparmi dei numerosi agenti di Generali Italia, che – sottolinea Cirasola – non credendo più alla reale messa in sicurezza e sostenibilità futura di Fonage, avevano da anni sospeso i versamenti e che oggi si rivedono versare dalla mandante anche tutti gli arretrati”.

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