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Agenti Generali, il nuovo ceo valorizzi gli intermediari del gruppo

Nella prima riunione del coordinamento europeo, il Gaa italiano, il Triangl francese e l’Ivhv tedesco scrivono una lettera al presidente Gabriele Galateri di Genola

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Un manager che continui a considerare l'agente come asse portante della distribuzione assicurativa in Europa. E' questo che chiedono gli intermediari europei di Generali, riuniti in occasione del primo summit del coordinamento europeo degli agenti di Generali, tenuto il 17 e 18 febbraio a Parigi.
Alla riunione hanno partecipato Vincenzo Cirasola in rappresentanza del Gaa italiano, Bernard Jeannot, presidente del Triangl (il gruppo agenti francese), Christian Schmidt rappresentante dell’Ivhv (il gruppo agenti tedesco), Fulvio Galli, segretario generale del Gaa Generali e una delegazione del Bipar. 

In una lettera congiunta, inviata a Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, e facente funzioni di ceo pro tempore, i gruppi hanno scritto come "in questo contesto - si legge - preoccupa il cambio al vertice del nostro grande gruppo assicurativo, e in particolare l’eco mediatico che arriva ai nostri comuni clienti nei vari Paesi. 
Gli agenti del Leone chiedono che il group ceo "abbia conoscenza e consapevolezza del valore indispensabile e insostituibile della rete agenziale, sul piano professionale e relazionale, nel mantenimento e nello sviluppo dell’attuale assetto aziendale". 
Resta ferma la volontà di incontrare il nuovo ceo "così da condividere su come gli agenti delle Generali possano continuare a rivestire un ruolo fondamentale e strategico, per la compagnia e per i clienti, anche con le nuove tecnologie e modalità di approccio di prodotti assicurativi e servizi collegati".

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