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Fonage, Pavanello invia una lettera aperta allo Sna

L’ex presidente di Fpa rivolge un appello affinché sia riesaminata la posizione assunta nei confronti del piano del commissario Martinetto

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All’indomani della decisione dello Sna di non aderire al piano di salvataggio proposto dal commissario Ermanno Martinetto, dall’ex presidente del Fondo pensione agenti, Francesco Pavanello arriva “un accorato appello ai vertici del sindacato al quale sono ininterrottamente iscritto”
In una lettera scritta lo scorso sabato 19 settembre, inviata a tutto lo Sna e “a tutti gli agenti in attività e in pensione”, l’ex presidente di Fpa scrive che il piano di equilibrio presentato dal commissario “è l’unico percorribile per la sopravvivenza del nostro fondo pensione, ed è ben diverso da quello lacrime e sangue proposto dall’Ania”.
Sottolineando che in questo momento “il pericolo della liquidazione coatta del fondo non è mai stato così vicino”, Pavanello ricorda le caratteristiche del piano di Martinetto, in cui era previsto che tutto il patrimonio di Fpa al 31 dicembre 2015 sarebbe restato a disposizione del vecchio fondo a prestazione definita, ristrutturato per mantenere l’equilibrio tecnico nel tempo. “Cosa ben diversa dalla proposta Ania – sottolinea l’ex presidente di Fonage – di trasferire tutto e subito a un nuovo fondo, con la conseguente cancellazione del vecchio, e con abbattimenti sia per i pensionati che per gli agenti in attività, ben più pesanti”.
Secondo Pavanello, la soluzione prospettata da Martinetto “assomiglia molto all’ipotesi a suo tempo delineata dallo Sna, che prevedeva il mantenimento della prestazione definita per 1/3 degli iscritti, e il passaggio immediato alla contribuzione definita per i restanti 2/3”. Inoltre, “non possiamo ignorare – si legge nella missiva – che ad almento 16mila iscritti sono state pagate prestazioni pensionistiche molto più alte del valore dei contributi versati”.
Nella lettera si osserva come i tempi per una “ulteriore e più accorta riflessione” siano ormai diventati strettissimi. “Il commissario nel giro di pochissimi giorni presenterà la propria relazione alla Covip e non potrà che segnalare il fallimento del tentativo intrapreso, con il rischio concreto dell’avviamento della procedura di liquidazione coatta amministrativa”.
Pavanello si dice convinto del fatto che “soluzioni diverse non sono ragionevolmente praticabili”, e pertanto rivolge il suo appello “a tutti coloro che condividono” la sua posizione, affinché “rivolgano anch’essi un pressante invito ai vertici del nostro sindacato perché venga riesiminata la posizione assunta nei confronti del piano di equilibrio presentato dal commissario straordinario”.

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