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Accordo Sna-Aiba, ecco come cambia la distribuzione assicurativa

Agenti e broker firmano un inedito protocollo d'intesa

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Sna e Aiba hanno firmato un protocollo che andrà a regolare i rapporti di collaborazione tra agenti e broker, appartenenti alle due associazioni. Un accordo estremamente importante perché tra le due categorie i rapporti professionali sono spesso tesi, tanto che qualche volta si sono risolti nelle aule dei Tribunali. 

Coinvolti circa 8000 intermediari: quasi 7000 agenti e 1100 società di brokeraggio. E' stata messa a punto una lettera di collaborazione" standard, conforme al contenuto Faq dell'Isvap n. 8, che permette di superare alcune delle rigidità formali e complicazioni normative che dall'entrata in vigore del Registro Unico degli Intermediari a oggi hanno frenato l'evoluzione della libera collaborazione fra broker e agenti. Il protocollo definisce, fatto importantissimo, come regolamentare le rimesse premi tra broker e agente, tenendo presente, caso per caso, il rispetto dell'art. 118 del Codice delle Assicurazioni, o eventuali pattuizioni diverse, ove necessarie e richieste. Seguono altri interventi specifici, sempre nel rispetto della legislazione e dei regolamenti vigenti, predisponendo anche un modello di riferimento, per la regolamentazione dei singoli rapporti tra broker e agente. Il rapporto instauratosi è di particolare interesse per le coperture contro i danni al patrimonio (incendio e furto), alle persone (infortuni e malattie) e responsabilità civile verso terzi. Dagli ultimi risultati contabili nazionali, risulta che i premi raccolti dai broker appoggiati direttamente alle agenzie in gestione libera, raggiungano il 22% dei premi raccolti. Come si può constatare, sempre più spesso vengono cassati i rapporti diretti con le direzioni delle imprese assicurative. I presidenti di Sna e Aiba desiderano così incrementare il mercato anche tramite un serio allenamento di autoregolamentazione, che giunga dritto al tentativo reciproco di innovare un mercato ingessato e abbastanza asfittico.

Nato in primavera attraverso l'approfondimento delle varie problematiche inerenti questo comparto, l'accordo apre nuovi orizzonti alle due categorie. Il presidente Sna ribadisce però che il protocollo è solo un primo mattone e ne dovranno seguire altri, il cui peso sarà costituito da nuove idee, progetti precisi e già vagliati dalle due associazioni. L'auspicio è anche che l'Ania accolga con favore il protocollo sottoscritto e che sarà consegnato nei prossimi giorni all'Associazione nazionale delle imprese, a tutte le Camere di Commercio italiane e alle istituzioni.

Francesco Paparella ticorda che il mercato assicurativo italiano è in attesa della nuova Direttiva europea proprio sull'intermediazione, che dovrebbe essere licenziata entro il 2013. La stessa richiede maggiore permeabilità e pragmatismo rispetto all'ultimo decennio e l'esclusione delle divisioni settoriali, che non hanno alcuna ragione di sopravvivenza. Solo l'unità di intenti porterà l'intermediazione italiana a essere parte attiva del cambiamento, soprattutto se si attiveranno sistemi atti ad anticipare, e non subire, le decisioni di un mercato che avanza. 
Quanto messo a punto concede al "progetto" e alle due associazioni che se ne fanno carico maggiore forza contrattuale, credibilità e legittimazione di fronte alle istituzioni. La nuova stagione di relazioni tra agenti e broker si fonda su una stretta collaborazione in linea con lo spirito comunitario.

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