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Agenti - compagnie, torna a soffiare il vento del dialogo

Segnali di distensione nei rapporti tra imprese e intermediari: all'ultimo congresso Sna, Franco Ellena (Ania) e Claudio Demozzi hanno parlato della necessità di collaborare assieme per affrontare le difficili sfide a cui è di fronte il settore assicurativo

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Pace fatta tra agenti e compagnie? Forse ci siamo. Quella che si preannuncia ha tutte le premesse per essere una nuova fase di dialogo e di concertazione tra agenti e compagnie. Uno dei segnali di questo riavvicinamento si è avuto durante l'ultimo congresso annuale del Sindacato nazionale agenti (Sna), che ha visto la presenza di Franco Ellena, responsabile della commissione distribuzione dell'Ania. Una presenza, che, secondo il presidente dello Sna Claudio Demozzi, segna in modo pubblico l'avvio di un dialogo costruttivo e di grande importanza per gli agenti di assicurazione che si riconoscono nella nostra sigla". Dopo anni di barricate e contrapposizioni, è dunque giunta l'ora "di affrontare insieme tutti i temi relativi al futuro della professione dell'agente - sottolinea Demozzi - con l'obiettivo di ridisegnarne la figura in quanto la nostra capacità competitiva dipenderà sempre più dall'essere noi attrattivi, nei confronti del cliente, sotto l'aspetto consulenziale".

L'inizio del disgelo?
Una mano tesa reciprocamente, a testimoniare l'esplicita volontà di deporre l'ascia di guerra e mettersi a lavorare di comune accordo, per affrontare assieme le difficili sfide che dovrà affrontare il mondo assicurativo nell'immediato futuro. Come sottolinea Franco Ellena, "dovremo cercare visioni comuni per offrire a chi ha rapporti con noi (regolatori e consumatori) un tavolo congiunto per portare avanti un dialogo costruttivo, con l'obiettivo di arrivare a scelte concrete". Ellena definisce "assurdo" il gelo che per anni ha dominato i rapporti tra Ania e lo Sna. "È alle spalle il periodo di non comunicazione che ha caratterizzato questi ultimi anni e diventa fondamentale ricostruire relazioni e rapporti, avviando un nuovo corso. Gli adempimenti, imposti dal regolatore, hanno creato una burocrazia talvolta insostenibile", ricorda il rappresentante dell'Ania, secondo il quale "bisogna centrare i veri obiettivi e razionalizzare le norme, e va fatto insieme. Ci troviamo a fronteggiare norme confuse, contraddittorie e di difficile applicazione e spesso ci accapigliamo tra compagnie e con gli agenti. Non si sa se è concorrenza o conservazione, ma è indubbio che abbiamo bisogno di regole chiare". Le norme, secondo Ellena, un problema che si pone alle Compagnie è di scegliere su quale canale distributivo puntare. "Il plurimandato non è una parola che mi infastidisce - ha precisato Ellena - se parlo come compagnia, se parlo come sistema è stata una scelta sofferta. In alcuni casi si è trasformato in un modo per portare via gli agenti e il loro portafoglio da una compagnia all'altra. Per questo in Italia oggi se ne parla poco, perché è stato usato male. Temo succeda anche nella collaborazione A con A, ma potrò essere smentito. Il tema grosso non è monomandato o plurimandato - conclude Ellena - ma bisogna ragionare in un mondo più allargato di relazioni, di collaborazioni vere e proprie, o di scelte libere a lungo termine".

Altri interventi legislativi all'orizzonte
Ai tanti cambiamenti già in atto nel mondo assicurativo, probabilmente se ne aggiungeranno altri nel prossimo futuro. A rivelarlo, durante l'evento di Sna, è stata Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico, annunciando che "il Governo pensa a nuove regole per aumentare la trasparenza e l'efficienza del mercato assicurativo. Per Vicari, nella scorsa legislatura è stato fatto molto sul sistema delle assicurazioni, nel senso di una maggiore apertura verso il mercato, ma c'è ancora tanto da fare per abbattere definitivamente tutele, conservazioni e interessi specifici: "in questo senso - ha spiegato il sottosegretario - abbiamo attivato un tavolo di lavoro per individuare le giuste correzioni da apportare all'attuale sistema normativo. Alcune misure entreranno a far parte dei provvedimenti che saranno varati entro l'estate - rivela Vicari - altre invece rientreranno in interventi successivi, ma tutto deve avvenire attraverso il dialogo costante tra le categorie e il Governo". Tra gli interventi principali, quello relativo alla dematerializzazione dei contrassegni e l'uso delle scatole nere sulle vetture, il ripristino del recesso annuale dalle polizze pluriennali, la previsione di norme più vincolanti per la cessazione del rapporto agenziale e la riduzione del forfait di risarcimento, per incrementare l'efficienza dell'indennizzo diretto. "Stiamo pensando anche d'introdurre una copertura obbligatoria, per aziende industriali e commerciali, contro le calamità naturali", conclude il sottosegretario. A riportare l'attenzione sul costo delle polizze è stato il direttore generale dell'Antitrust, Giovanni Calabrò, che ha lanciato l'allarme sul rischio "che il costo delle tariffe Rc auto arrivi a un livello insostenibile tale da provocare un aumento dell'evasione dell'obbligo assicurativo, e da scoraggiare l'acquisto di altre coperture". Calabrò ricorda come, nel 2012, le compagnie hanno recuperato redditività: "ora devono fare la loro parte in maniera più decisa, per esempio combattendo in maniera più incisiva il fenomeno delle frodi".

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