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Anapa e Unapass, con Ania tutelati tutti gli agenti

Sna, ritiratosi dalla trattativa, riapre però a un futuro confronto

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Mantenere monomandatari e plurimandatari sullo stesso piano. Era questo l'obiettivo delle due associazioni degli agenti, Anapa e Unapass, alla vigilia del terzo incontro con i vertici di Ania, tenutosi ieri, mercoledì 6 novembre. Secondo quanto hanno comunicato in una nota le due sigle sindacali, sembra che la missione sia stata compiuta: l'accordo impresa-agenti - si legge nel comunicato congiunto - riguarderà gli agenti di assicurazione con mandato senza alcuna pregiudiziale tra mono e plurimandatari".
Nello specifico, l'Ania e le due associazioni hanno affrontato e condiviso "le linee guida per la modifica dei primi quattro articoli del vigente accordo Ana 2003, con riferimento all'ambito di applicazione di tali norme rivolte agli agenti iscritti al Rui con mandato rilasciato da una o più imprese, e la definizione dell'agente". Quindi non una riscrittura da zero dell'accordo, ma delle modifiche specifiche che, in questa fase, sembrano condivise.

Vincenzo Cirasola e Massimo Congiu, i presidenti delle associazioni sindacali, sottolineano di aver "responsabilmente proseguito i lavori nell'interesse di tutta la categoria affrontando in un clima di confronto aperto e senza alcuna pregiudiziale l'impostazione di un nuovo accordo collettivo".
Da Anapa, traspare aperta soddisfazione per quanto raggiunto il 6 novembre, "ossia - precisa Cirasola - il fatto che l'accordo impresa-agente riguarderà gli agenti di assicurazione con mandato senza alcuna pregiudiziale tra mono e plurimandatari. Un aspetto che è stato sempre il fulcro del nostro pensiero". Per Massimo Congiu, l'incontro è stato "molto proficuo", anche perché essere "rimasti al tavolo", secondo il presidente di Unapass, "ha dimostrato senso di responsabilità in un momento delicato per tutti gli agenti".
A Sna, entrambi Anapa e Unapass, rimproverano sostanzialmente un atteggiamento di chiusura e il tentativo di colorare la trattativa di "pregiudiziale accondiscendenza".

La posizione di Sna e la riapertura
La risposta del Sindacato nazionale agenti, d'altra parte, è stata chiara: c'è una "ferma determinazione a non sottoscrivere alcuna discriminazione tra agenti mono e plurimandatari". Sna ha considerato quindi, fino a ora, le proposte di Ania comunque come una diminutio dei diritti degli agenti.
"Abbiamo sottolineato la nostra indisponibilità a contribuire alla scrittura di due figure di agente, rimanendo ancorati alla figura unica di agente assicurativo imprenditore", ha precisato Claudio Demozzi, numero uno di Sna, in una nota. Secondo Sna, l'Ania ha opposto una "ferma posizione", volta a discutere "le differenze di trattamento tra agente mono e plurimandatario". A questo punto la delegazione di Sna ha lasciato i lavori. Così non hanno fatto le altre due associazioni, ma, argomentano dal Sindacato, non per senso di responsabilità, ma perché "apparentemente disponibili ad aderire alla tematica proposta dall'Ania".
Di fronte però a quello che è stato interpretato come un cambio di posizione della Confindustria delle assicurazioni (sulla figura unica dell'agente), Sna crede "in una possibile futura ripresa del confronto, su basi paritarie di reciproco rispetto".
Il prossimo incontro con l'Ania si terrà (probabilmente) il 27 novembre.

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