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Ennio Busetto confermato alla guida degli agenti Allianz

L’assemblea elettiva della tripla A ha riconfermato il presidente uscente. Sullo sfondo ci sono le opportunità dell’intelligenza artificiale; tra gli impegni del prossimo triennio emerge il mantenimento dell’autonomia delle agenzie in un contesto di relazione costruttiva con la compagnia

Ennio Busetto confermato alla guida degli agenti Allianz
Ennio Busetto è stato confermato alla guida dell’Associazione Agenti Allianz nell’assemblea elettiva che si è svolta il 7 e 8 marzo scorsi a Venezia. I presenti hanno riconfermato il presidente uscente, unica lista candidata, con 637 voti su 672 votanti. Il consiglio direttivo per il triennio 2024-26 sarà composto da Carmelo Bonfiglio nell’incarico di vicepresidente vicario, Massimiliano Gadda come vicepresidente, i consiglieri delegati sono Chiara Baldacci, Riccardo Bogogna, Sergio Di Bonito, Anastasia Prevedello, Andrea Tonelli ed Ennio Viola.  
La due giorni, che ha avuto come filo conduttore degli interventi l’era dell’intelligenza artificiale nella quale Allianz e i suoi agenti sono proiettati, ha avuto luogo a pochi giorni dal decennale della nascita della tripla A come unificazione degli storici gruppi degli agenti di Lloyd Adriatico, Allianz Subalpina e Ras, una confluenza che si è dimostrata scelta di successo, con un’unica rappresentanza nel dialogo con la compagnia. I lavori si sono aperti con i saluti di Ermelinda Damiano, presidente del consiglio comunale di Venezia, e l’intervento del presidente di Sna Claudio Demozzi; tra gli ospiti anche Alessandro Vitale, fondatore di Conversate, che ha illustrato le potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata nei diversi ambiti dell’attività umana, soffermandosi in modo particolare sulle applicazioni dell’IA generativa nel rapporto con il mercato e nella relazione con i clienti.



Nel triennio il dialogo si è rafforzato
In apertura della relazione di fine mandato, Busetto ha voluto rendere omaggio a due colleghi scomparsi nel corso del 2023, Loredana Schiavone e Roberto Conforti, per il loro contributo professionale e umano alla crescita della tripla A. Ha poi ricordato come il 2023 sia stato un buon anno in termini di risultati ma caratterizzato da un importante volume di sinistri, due aspetti che “hanno dimostrato alla compagnia e ai clienti il ruolo indispensabile degli agenti”.
Uno degli obiettivi su cui ha lavorato il consiglio direttivo nel triennio è stato il coinvolgimento di tutti i colleghi nell’associazione, anche attraverso l’ampliamento degli strumenti di comunicazione. “Nel triennio di mandato che si è appena concluso, uno dei temi chiave è stata la gestione di una relazione costruttiva con la compagnia, di cui possiamo oggi influenzare le scelte portando proposte pragmatiche e basate sulla nostra esperienza concreta”, ha aggiunto il presidente uscente. Tra queste, Busetto ha ricordato il confronto sul provvedimento sugli eventi naturali e l’introduzione di elementi di valutazione non soggetti a variabili che hanno favorito la redditività delle agenzie, e la gestione della Pog.

Strumenti previsionali e fiducia tra agenti e compagnia
Nella seconda giornata dei lavori, l’assemblea di AAA ha ospitato la delegazione di Allianz Italia, guidata dall’amministratore delegato Giacomo Campora. Il ceo ha incentrato il suo intervento sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale, vista come strumento che risponde alle domande che l’uomo le pone, soggetta quindi alle capacità dell’essere umano di capirne il funzionamento, le opportunità e il potenziale per la crescita dell’attività produttiva.
Alla base c’è la capacità di gestire i dati: “come Allianz Italia siamo a un livello promettente nell’uso delle informazioni e abbiamo già degli strumenti che ci permettono di cambiare il passo. Il 2023 è stato un anno partito da prospettive difficili, ma i dati ci hanno permesso di avere il timone saldamente in mano. Non possiamo più operare senza uso dei dati, senza l’aiuto previsionale delle macchine. Come compagnia vogliamo creare strumenti che siano di sostegno per gli intermediari, non sostitutivi”. Nei progetti di Allianz c’è quindi la creazione di strumenti che permettano di migliorare l’efficienza delle agenzie e supportino la loro attività di relazione con il cliente. “Quello che resta alla fine è la fiducia: la trasmettiamo da decenni ai clienti e se i risultati oggi sono positivi è perché c’è fiducia nel team di management e verso gli agenti”, ha concluso Campora. 



Crescita e nuove leve, temi di confronto con la rete
Il confronto con la compagnia è proseguito con gli interventi di Paola Pietrafesa e Domenico Martiello. Pietrafesa, vicedirettore generale e responsabile della direzione market & distribution di Allianz, ha sottolineato come la crescita sia uno dei pilastri fondamentali del gruppo e come i prossimi obiettivi siano orientati in tal senso, in piena sinergia con gli agenti, “anche per l’ottimo lavoro fatto con le rappresentanze in questi anni, con cui si è lavorato in modo costruttivo e collaborando nella definizione di alcune scelte”. Il direttore della distribuzione Martiello ha affrontato il tema delle nuove risorse per il rafforzamento della rete in un periodo di dinamica demografica negativa: “le iniziative messe in atto hanno permesso di abbassare l’età media degli agenti da 57 a 54,4 anni, un risultato ottenuto grazie a un intenso lavoro di reclutamento e alla creazione di un vivaio da cui far emergere le figure che continueranno la professione”, tema anche questo che è oggetto di confronto con la rappresentanza degli agenti.

Mano tesa alle agenzie aderenti al Progetto 51
Non poteva mancare un riferimento del presidente uscente al Progetto 51, avviato da Allianz per proporre un diverso modello di relazione tra compagnia e agenti. Dall’inizio del mandato, il consiglio direttivo ha mantenuta salda l’opposizione a questo tipo di proposta, oggi meno centrale visti i numeri limitati delle agenzie che vi hanno aderito (solo 25), “non ci sono spinte all’adesione e neppure chi vi ha aderito ha ottenuto vantaggi diversi rispetto alle altre agenzie”, ha osservato Busetto, mentre il past-president Umberto D’Andrea ha voluto sottolineare il valore rappresentato dal non escludere le realtà che hanno aderito al Progetto 51 dalle forme associative che caratterizzano la rete agenziale, cercando un rapporto che non sia conflittuale. 



AI, una sfida ai modelli distributivi 
Nel suo discorso programmatico, Busetto ha guardato alle sfide del nuovo triennio: “ho scelto di ricandidarmi perché ho sentito vicinanza alla mia persona e perché coprire questo ruolo consente di essere d’aiuto per il gruppo”, ha affermato il presidente in pectore nel discorso di presentazione della lista, “l’utilità della nostra associazione si sostanzia nella relazione con l’azienda, ma è nostro impegno anche pensare al futuro della rete, al rapporto con il mercato. Nel contesto attuale dubbi e incertezze sono superiori rispetto al passato, in particolare per l’impatto che avrà l’intelligenza artificiale sull’attività e sui modelli distributivi”. 
A tal proposito, l’AI è vista come un sistema invasivo ma dai contorni ancora sfumati, da un lato offre la possibilità di accrescere la relazione con i clienti, dall’altro può esserci un rischio di aumento del controllo sulle agenzie e di riduzione delle occasioni di contatto, “i vantaggi che arrivano dalle tecnologie vanno gestiti, anche nell’ottica di mantenere l’autonomia delle agenzie”, ha concluso Busetto.

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