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Regolamento 51, il chiarimento di Ivass non chiarisce

Lo sostengono l'Unione agenti Axa (Uaa) e il Gruppo agenti Zurich (Gaz), invitando a continuare tutte le iniziative di contrasto mosse dalle associazioni degli intermediari

Regolamento 51, il chiarimento di Ivass non chiarisce
Secondo l'Unione agenti Axa (Uaa) e il Gruppo agenti Zurich (Gaz) il chiarimento applicativo dell’articolo 11, comma 1, lett. b) e c) del Regolamento 51 di Ivass "non supera la critica di fondo, e cioè il fatto che tale dichiarazione debba ritenersi obbligatoria e che debba necessariamente provenire dal cliente e non, invece, dall’agente". 

Gli agenti aggiungono che tale obbligo, peraltro non essere previsto dall'articolo 132 bis del Codice delle assicurazioni nell’ambito della delega regolamentare, "rifluisce in un inutile, costoso e improduttivo aggravio a carico degli intermediari". 
La precisazione di Ivass era arrivata in occasione dell'udienza al Tar del 4 ottobre scorso, rispetto al ricorso sul regolamento che riguarda il Preventivatore.

Il chiarimento non garantisce che, in sede ispettiva, l'istituto non pretenda che tale dichiarazione abbia "più stringenti requisiti di forma e di sostanza, requisiti che il chiarimento di per sé non esclude affatto", dicono i gruppi agenti. "Pur rivelando la fondatezza delle censure contente nel nostro ricorso, tale chiarimento non le supera ma, al contrario, rischia di aggiungere confusione a confusione. Auspichiamo quindi - concludono l'Uaa e il Gaz - che l'assedio mosso all'art. 11 del Regolamento in oggetto da tutte le iniziative associative produca per tempo risultati soddisfacenti per la categoria".

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