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Anapa ad Antitrust, legittimi gli accordi tra Gaa e compagnie

Nell'audizione dall'Agcm, l'associazione degli agenti ha ribadito che le clausole sottoposte a verifica non limitano la diffusione del plurimandato

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Anapa è stata ascoltata in audizione dalla direzione Credito dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito al procedimento in corso, in cui l'Antitrust sta verificando la correttezza di alcuni presunti accordi tra gruppi agenti e imprese. A seguito del ricorso sporto da Sna, l'Autorità ha aveva quindi aperto l'indagine per verificare se le intese fossero in qualche modo restrittive verticali nei contratti agenziali. Coinvolti sono otto gruppi assicurativi tra i principali che operano in Italia. 

Anapa ha prima di tutto manifestato la propria preoccupazione per le conseguenze immediate delle decisioni di Antitrust: in gioco ci sarebbe la possibile sospensione degli accordi tra gruppi agenti e compagnie. Secondo Anapa si tratterebbe di un vulnus alla contrattazione di secondo livello, "in quanto si intravede il pericolo che l'attuale sistema distributivo possa essere scardinato nella sua sostanza, non garantendo più un fattore di stabilità per le agenzie e per l'intero indotto (circa 250 mila operatori), e mettendo a rischio la tutela e il servizio di qualità di professionalità verso i consumatori finali".

Anapa sostiene, e ha sempre sostenuto, che le clausole oggetto dell'indagine non incidano né sulla libertà di scelta dell'intermediario né sulla diffusione del plurimandato, cosa che invece sta verificando l'Antitrust.
La delegazione di Anapa, composta dal vice presidente, Enrico Ulivieri, dal componente della Giunta Esecutiva Nazionale con delega all'area legale, Roberto Arena, e dal consulente, Antonello Galdi, ha espresso infine la propria posizione affinché "la contrattazione integrativa abbia piena validità, in quanto essa è ritenuta parte integrante e un valido supporto dell'accordo collettivo nazionale, nel rispetto delle peculiarità aziendali".

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