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Anapa ha incontrato Ivass: si è parlato di Provv. 97 e Reg. 45

Durante la riunione l’associazione ha ribadito le criticità già espresse in passato e ha formulato delle proprie proposte su alcuni specifici aspetti

Anapa ha incontrato Ivass: si è parlato di Provv. 97 e Reg. 45
Si è tenuto nella giornata di martedì 14 settembre, presso la sede di Ivass a Roma, l'incontro tra la delegazione di Anapa Rete ImpresAgenzia presieduta da Vincenzo Cirasola e la delegazione Ivass composta dal consigliere Riccardo Cesari, dal segretario generale Stefano De Polis, dalla responsabile del servizio normative Martina Bignami, dal responsabile ufficio segreteria di presidenza e del consiglio Roberto Novelli, e altri capi dei servizi normativo e politiche di vigilanza, in merito alle istanze presentate dall'associazione sul Provvedimento 97 e Regolamento 45. L’incontro, spiega una nota di Anapa, “aveva la finalità di cercare delle soluzioni migliorative in ottica di semplificazione, raccogliendo la dichiarazione dello stesso presidente di Ivass, Federico Signorini”.

Le perplessità di Anapa, già segnalate all’Ivass lo scorso gennaio, riguardavano gli incentivi vita e l’obbligo delle registrazioni telefoniche. A maggio l’associazione aveva poi presentato all’Autorità di vigilanza un documento con alcune proposte di modifica; non avendo ricevuto riscontro positivo, più recentemente Anapa ha presentato un esposto All’Agcm in merito alla possibile lesione di concorrenza in tema di incentivi vita e di registrazioni telefoniche.

Nel corso dell’incontro di martedì scorso, la delegazione di Anapa (composta oltre che dal presidente Cirasola, anche dal vice presidente Paolo Iurasek, dal consulente legale Jader Ritrovato e dal coordinatore della commissione Ivass, Alex Chiabera) ha ribadito le criticità già espresse e ha formulato delle proposte che l’associazione ritiene “migliorative, sia per la tutela del consumatore, ma anche nel rispetto della concorrenza del sistema”.

In particolare, per quanto riguarda le registrazioni telefoniche la proposta è stata quella di invitare l’Ivass a considerare l'evoluzione del modello agenziale ibrido-digitale e quindi di ritenere lo strumento della video-conferenza come assimilabile a un contatto de visu. In merito alla comunicazione degli incentivi, Anapa ha ribadito la necessità di abrogare l'obbligo in capo agli agenti di assicurazioni (iscritti alla sezione A del Rui) “per evitare la disparità di trattamento che esiste con gli altri intermediari iscritti alla sezione D del Rui” (Banche, Poste, Sim).

Sul tema invece della pubblicazione delle provvigioni che Ivass ha richiesto di riportare sul Dip aggiuntivo, l’associazione ha rimarcato che si tratta di “un’informativa inutile per il consumatore perché sposta l’attenzione di quest’ultimo sulla remunerazione degli intermediari, che è un sistema complesso, e che sarebbe meglio uniformare la norma alle previsioni del legislatore europeo limitando l’obbligo di trasparenza alla sola natura della remunerazione, evitando, invece, la pubblicazione della percentuale della provvigione media percepita dall’agente, che potrebbe rivelarsi forviante per lo stesso consumatore”.

Infine, la discussione si è spostata sulla revisione dell’articolo 9 lettera F del Regolamento 45 che delega l’attività di controllo e sanzionatoria alla compagnia di assicurazione mandante. Per l’associazione non viene assolutamente inquadrato con oggettività il perimetro entro il quale si configura il carattere di "casi di maggiore gravità", da cui fare derivare l'interruzione del rapporto di mandato ovvero di revoca per giusta causa, “che comporterebbe a danno dell'intermediario la decurtazione/stralcio delle indennità di fine mandato, previste dall'accordo nazionale agenti, nonché l'interruzione dell'attività di intermediazione qualora monomandatario”.

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