Dietro lo scambio Del Vecchio - Perissinotto
03/05/2012
Nel fine settimana, Leonardo Del Vecchio, tra i primi Italiani nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo, e Giovanni Perissinotto, a.d. di Assicurazioni Generali, si sono scambiati apprezzamenti ruvidi, tra inviti a dimettersi e facciamo assicurazioni, non occhiali". Del Vecchio è salito da meno del 2 al 3 per cento del capitale del Leone di Trieste, primo socio "privato" (dietro Mediobanca e Banca d'Italia) e lancia l'accusa: Generali farebbe bene a tornare al mestiere di assicuratore, perché altrove perde soldi. Perissinotto respinge al mittente: "facciamo gli assicuratori" e giustifica titoli greci, partecipazioni estere, quote in Citylife, futura sede milanese.
Non si sa se Del Vecchio sia cresciuto approfittando del calo del titolo - del 34 per cento in un anno. Resta il problema: le Assicurazioni fanno bene a diversificare per motivi di prudenza o per attività "dolcificanti" di utili? Uno studio di McKinsey indica una redditivtità minore in Italia rispetto all'Europa. La crisi non aiuta, la ricerca di prodotti a maggior copertura nemmeno. La risposta è in nuovi prodotti ma non solo: più efficienza, anche nella rete distributiva, sembra inevitabile. Con o senza gli occhiali.
Non si sa se Del Vecchio sia cresciuto approfittando del calo del titolo - del 34 per cento in un anno. Resta il problema: le Assicurazioni fanno bene a diversificare per motivi di prudenza o per attività "dolcificanti" di utili? Uno studio di McKinsey indica una redditivtità minore in Italia rispetto all'Europa. La crisi non aiuta, la ricerca di prodotti a maggior copertura nemmeno. La risposta è in nuovi prodotti ma non solo: più efficienza, anche nella rete distributiva, sembra inevitabile. Con o senza gli occhiali.
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