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Ecco Vittoria hub: l'open innovation per nuovi mercati

Parte il nuovo progetto di Vittoria Assicurazioni dedicato alle start-up insurtech: un incubatore, realizzato con vari partner, che dall'idea iniziale accompagna, concretamente, le imprese innovative verso il business degli ecosistemi assicurativi

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Al via da oggi, 28 novembre, Vittoria hub, l’incubatore di start-up insurtech basato sull’open innovation, realizzato da Vittoria Assicurazioni con la collaborazione di tanti partner, tra cui Microsoft for Startups e G2.  Presentato presso la sede milanese di Vittoria Assicurazioni, Vittoria hub è un ambizioso progetto con una chiara struttura, dei locali dove le aziende possono lavorare e svilupparsi, e un percorso definito e in cui le start-up, soprattutto early stage, sono accolte (gli organizzatori dicono "adottate") e condotte fino alla maturazione.  
Le parole d’ordine, che Vittoria Assicurazioni ha saputo anche riempire di significati concreti, sono innovazione, co-creazione ed eccellenza. Vittoria hub ha l’obiettivo prendere per mano la start-up innovativa e, dall’idea alla maturità industriale, condurla verso il nuovo ecosistema del mercato assicurativo. 

L'idea alla base del progetto di Vittoria hub, come ha spiegato durante la presentazione il chief innovation officer Fabrizio Cardinali, è quella di cavalcare l’open innovation: “nessun player di nessun settore oggi può pensare da solo di governare l’uberizzazione del proprio business e quindi la strada è la cooperazione nella competizione, cioè mettersi insieme per creare un mercato che ancora non c’è e nel quale, poi, competere”. Ma prima, è questo lo spunto, bisogna fare un pezzo di strada insieme perché nessuno può sapere oggi dove la moltiplicazione esponenziale dell’innovazione porterà domani i vari settori industriali che ruotano intorno al comparto dei rischi.
Il ceo di Vittoria hub è Gian Franco Baldinotti, che conserva il suo ruolo di capo del marketing della compagnia. Nicolò Soresina è invece il chief operating officer del neonato incubatore.  

Il meccanismo di Vittoria hub, di cui è stata anche pensata una "giornata ideale" che le start up coinvolte vivranno all’interno dell’incubatore dalle 8 del mattino alle 8 di sera, è semplice: le imprese saranno coinvolte in un programma chiamato Via2 (Vittoria incubation, adoption & acceleration) strutturato in tre fasi. La prima è l’incubazione dell’idea fino alla cosiddetta minimum value proposition (mvp), cioè quando una start up ha qualcosa di concreto da presentare a potenziali investitori; la seconda fase è l’adozione, dall’mvp al proof of concept (poc), cioè la verifica dell’interoperabilità con gli ecosistemi assicurativi e l’infrastruttura di Vittoria Assicurazioni (è la prima vera prova sul campo); la terza è l’accelerazione, cioè il primo ingresso sui mercati nazionali e internazionali. Attraverso queste tre fasi, ogni start-up otterrà, oltre ai servizi offerti di base da Vittoria hub, premi incrementali fino a 60 mila euro e, dicono dalla compagnia, anche ulteriori condizioni favorevoli di finanziamento.  

Oltre a Microsoft e G2, già citati, a oggi hanno già aderito al progetto: BeOn, Crif, Design Group Italia, Doppia Elica, F2A, FairConnect, Horsa, Logotel, Maps Group, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Orrick, Studio Dattilo e Delta. 
Gli spazi di Vittoria hub (in foto il render) sono a Milano in via Ignazio Gardella 2 e sono stati progettati da Degw, brand del gruppo Lombardini22, tra i principali operatori nel settore del workplace. 
La prima call for ideas è aperta fino al 28 febbraio 2020, a questo link: http://vittoriahub.com/call-for-ideas/

Sull'edizione di lunedì 2 dicembre di Insurance Daily c'è un approfondimento della giornata con le voci dei protagonisti.

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