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Cimbri esclude operazioni con Mps

L'ad di Unipol sgombra il campo dalle voci di un possibile intervento nell'istituto senese

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 Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, ha escluso qualsiasi possibilità di una fusione a tre fra il gruppo assicurativo, Bper e Mps. Lo ha fatto ieri a Davos, dove si sta svolgendo il World Economic Forum, nel corso di un’intervista concessa a Class Cnbc. “Mps è una grande realtà nazionale, ho letto anch'io che il nostro nome e quello di Bper sono stati accostati al Monte dei Paschi”, ha affermato Cimbri in riferimento alle ultime indiscrezioni su un possibile avvicinamento fra il gruppo bolognese e l’istituto senese. Tuttavia, ha aggiunto liberando il campo da eventuali equivoci, “il Monte dei Paschi è una dimensione troppo diversa ed ha un azionariato che al momento non è di mercato”.
La suggestione era emersa negli ultimi giorni, sulla scia delle voci di stampa che vedevanono il Governo sempre più intenzionato a prendere in mano il dossier Mps: a giugno l’azionista pubblico dovrà infatti presentare alla Commissione Europea un piano per la dismissione dell’istituto senese, prevista per il 2021. I nomi di Unipol e Bper, di cui il gruppo assicurativo è primo azionista con il 15% del capitale, erano stati fatti in vista di un possibile intervento privato nell’istituto senese. Fino alla smentita di ieri di Cimbri: “Bper prosegue la sua strada, noi abbiamo fatto le nostre cose, è più una cosa di fantasia”, ha chiosato l’ad di Unipol.

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👥 Carlo cimbri,

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