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Cattolica pronta a fare causa a Bpvi

Al centro della vicenda l'aumento di capitale da un miliardo di euro del 2014

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Cattolica Assicurazioni è pronta a fare causa alla Banca Popolare di Vicenza. Sarebbe l’epilogo di una vicenda iniziata ad agosto, quando la compagnia di Verona aveva comunicato il recesso unilaterale degli accordi di bancassicurazione con Bpvi.  

Nel mirino di Cattolica c’è l’aumento di capitale del 2014 con cui la banca ha raccolto circa un miliardo di euro e che l’allora presidente, Gianni Zonin, aveva detto di voler utilizzare per fusioni e acquisizioni. Cattolica, secondo quanto ha scritto l’Ansa leggendo il progetto di bilancio che l’assemblea della compagnia sarà chiamata ad approvare il 22 aprile prossimo, "ha deciso di verificare eventuali presupposti e condizioni per l’eventuale tutela delle proprie ragioni quale investitore in Bpvi, con particolare riferimento all’operazione di aumento di capitale della stessa banca della primavera 2014 e al contenuto del relativo prospetto". 

Per i legali esistono le ragioni risarcitorie ma la compagnia dovrebbe muoversi solo dopo l’esito degli accertamenti nei confronti di ex esponenti della banca, avviati dalla Consob, e relativi proprio all’aumento di capitale di tre anni fa. Cattolica, che negli ultimi due anni ha subito svalutazioni per 54 milioni di euro dalla partecipazione in Bpvi, potrà esercitare l’opzione put entro il 10 maggio.

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