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Axa, nove mesi di crescita disciplinata

Il ceo, Thomas Buberl, sottolinea "la forza del bilancio" e la "resilienza del gruppo"

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Il gruppo Axa ha totalizzato nei primi nove mesi dell’anno ricavi per 75,7 miliardi di euro, con un incremento pari allo 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. La nuova produzione netta nei rami vita e risparmio è stata di 4,9 miliardi, con un margine sui nuovi affari pari al 38%, nonostante i ricavi del comparto siano diminuiti dell’1%. La crescita dei prodotti risparmio, protezione e salute ha compensato il minor gettito generato dalle unit linked e dai fondi comuni. 

Per quanto riguarda i ricavi del ramo danni, questi risultano in crescita del 3,4% a 25,4 miliardi, contro i 24,8 dei primi nove mesi del 2015, su base comparata. 
I flussi netti dell’asset management sono positivi per 18 miliardi.  
Il Solvency II ratio era al 191% al 30 settembre scorso, in calo di sei punti percentuali rispetto al 30 giugno 2016. Gli impatti negativi di un cambiamento del portafoglio di riferimento per Eiopa e le avverse condizioni dei mercati finanziari sono stati parzialmente compensati dal contributo dell’utile operativo. 

Il ceo di Axa, Thomas Buberl, che ha sostituito Henri de Castries lo scorso primo settembre, ha sottolineato “la forza del bilancio”, che dimostra “ancora una volta la resilienza e la crescita disciplinata del gruppo”. Standard & Poor’s ha recentemente corretto al rialzo il rating di Axa, portandolo ad AA-.

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